IL PD parla molto di solidarietà ma, come per altri valori, sembra limitarsi ad enunciarli per poi applicarli ad altri. A seguire un’idea che potrebbe concretizzare la solidarietà ed anche la presenza delle donne in politica. Qualcuno mi ha detto che il PD e’ un partito di IL-LUSI. Spero che quanto segue non sia un’illusione…sicuramente è un’utile riflessione provocatoria.
Nata dal nome del suo inventore Lorenzo Tonti, economista napoletano del seicento, la Tontina è una tecnica patrimoniale che se fosse riscoperta porterebbe molti vantaggi alla nostra convivenza civile a causa della molteplicità delle sue possibili applicazioni.
Il patto della Tontina può essere assimilato ad un contratto aleatorio. Il suo principio è quello di uno scambio circolare ed egualitario di un bene o di un servizio di un gruppo di persone che condividono qualcosa: famiglia, lavoro, interesse ecc. La Tontina è un sistema attraverso il quale ogni donna ottiene regolarmente una quota e dove il capitale (monetario o meno che sia) è ridistribuito a turno alle altre donne.
Ecco un esempio di come in un gruppo si ricevono denaro: a gennaio “A” riceve 100 euro da “B”, “C” e “D” ecc. A Febbraio “B” riceve 100 euro da “A”, “C” e “D”, a marzo “C” riceve 100 euro da “A”, “B”, “D” e così via. Nel caso specifico la Tontina serve a comprare un bene che altrimenti sarebbe impossibile acquistare. Vorremmo in questa sede enfatizzare una specifica Tontina, quella umana che raccoglie l’energia del lavoro offerto ed in modo particolare di quello delle donne. Queste ultime rappresentano una fonte alternativa di energia peculiare ed unica per il paese da vari punti di vista.
Tutte le donne appartenenti al PD – e perché no, anche di altri partiti – si dovrebbero, riunire periodicamente per effettuare un lavoro collettivo in favore di una donna, di un’istituzione o di una legge.
Vorremmo tuttavia cercare di cambiare la prospettiva di questi incontri:
enfatizzando la pratica della Tontina, riunire le energie delle iscritte. La sinergia continuerebbe, appunto come l’esempio dei soldi sopra citato, solo che invece dei soldi si valorizzerebbe la pratica collettiva del voto.
In un momento successivo, elezioni o situazioni diverse, si continuerebbe a fare la stessa cosa, cambierebbe solo la donna, la persona e/o l’oggetto beneficiario del lavoro delle altre.
Questa si può definire una Tontina politica: un sistema di circolazione solidale in seno alle amministrazioni e più in generale alle funzioni del pubblico. Da questo punto di vista la Tontina può anche essere un sistema di gestione e risoluzione dei conflitti politici e sociali, nonché economici.
Le donne sono i primi soggetti in grado di aiutare le donne. La Tontina politica evita un problema economico serio e difficile da superare, quello del finanziamento della campagna elettorale. Non solo quindi una solidarietà al femminile ma anche il superamento di un problema pratico!
La Tontina può anche essere considerata, per metonimia, un capitale da trasmettere alle generazioni future femminili e maschili. Tontina significa mettere in pratica il sistema delle quote, significa mettere insieme, valorizzare il senso comune di scopi e di ideali. In questo quadro l’oggetto della Tontina è molteplice. Enfatizzerebbe il capitale sociale femminile del paese differenziando le pratiche relative alle pari opportunità e non solo nei propositi.
Le relazioni interpersonali rinsalderebbero la riuscita del programma politico in quanto si rafforzerebbero i rapporti all’interno della Tontina stessa perché la condivisione vedrebbe una maggiore opportunità per tutti le partecipanti, nessuna esclusa. In questo sistema la sicurezza del ruolo verrebbe anche protetta e avremmo meno donne timorose di ricoprire gli incarichi che le competono. Oltre quindi all’oggetto iniziale della Tontina, verrebbero prodotti effetti importanti per tutte le partecipanti ad essa: maggiori legami, maggiore solidarietà e coscienza di sé. Lo statuto di ogni donna si consoliderebbe proprio in ragione dei più ampi legami che essa sarebbe in grado di mantenere nella rete sociale ed anche dal giudizio/valutazione che le altre/gli altri avrebbero di lei.
All’interno di una Tontina è più facile meritare solidarietà e stima in quanto i percorsi sono condivisi. Il capitale sociale della Tontina permette un passaggio più veloce dal bonding al bridging. Essendo la prima, una rete che unisce solo gruppi omogenei (famiglie, amici) e la seconda una rete più ampia in grado di mettere insieme persone provenienti da esperienze e origini diverse. Il bonding consente una certa reciprocità tra piccoli gruppi mentre il bridging costituisce una “supercolla” sociale di più ampia portata. La Tontina favorisce un bridging sociale evitando al sistema costi di transazione non indifferenti.
E’ importante non tralasciare quindi il capitale sociale creato dalla Tontina. Essa funziona da condotto di informazioni utili e agevola il raggiungimento di obiettivi; migliora il tenore di vita delle partecipanti. La Tontina è un modo documentato di essere efficaci.