È uno dei temi caldi dell’autunno 2012. E siccome la Bussola è un giornale serio, non parliamo della sfida sulle passerelle tra abiti con motivi floreali o fantasie animalier. Ma dell’impegnativa domanda: scegliamo di sostenere proposte vere o di plastica?
Se devo parlare con qualcuno della fondatezza, fattibilità delle idee che sostengo, è più cool se gli mostro il mio frigorifero griffato super-di-grido mentre ammicco e intanto gli faccio una battuta studiata per mesi a tavolino da un esercito di ghostwriter o se provo a condividere con lui, ragionandoci su, le mie proposte?
Per alcuni, nel nostro scenario politico, non c’è dubbio. Vince la soluzione “eddai, siamo amici!”.
In pratica? Un modo di comunicare appiccicoso, fin troppo improntato al “Da bambini vedevamo gli stessi telefilm, abbiamo mangiato lo stesso pane e nutella” e così via.
Il repertorio delle battute a effetto è ricco. Dalle immancabili citazioni del film “Non ci resta che piangere”, passando per le canzoni dei Righeira, fino ad arrivare a Mary Poppins.
Su altri versanti, e sempre per ostentare “amiconeria”, qualcuno appassionato di narrazioni ha fatto recentemente perfino uno scivolone, decantando gli splendori di una sua recente, sensazionale, scoperta: si può mangiare a mensa in pausa pranzo (“Vendola elogia il self service, ironie e critiche sul web. Benvenuto tra la plebaglia!”, Corsera, 11 ottobre 2012). Come se fosse una gita (ma che posto curioso, è pieno di essere umani che stanno in fila…) e non la realtà per tante persone che ogni giorno staccano il loro buono pasto per riempire il vassoio di pietanze calde e in fretta. Lo stesso politico per questa ragione si è poi beccato gli sberleffi in rete di centinaia di lavoratori innervositi, che non hanno gradito di essere trattati come animali stravaganti in un acquario, da osservare con attenzione da etologi.
Tutto qui? No, esiste anche l’impegno di chi accetta di mettersi davvero in gioco e si incammina per strada, sforzandosi di non cavalcare onde virtuali, ma di spiegare alle persone concetti concreti, la praticabilità di idee precise da realizzare. Con la fatica e talvolta lo scarso appeal del ragionamento.
Ma, tra questi, a chi affidare le chiavi della propria casa?
Abbiamo ancora qualche giorno per pensarci. Buon pro ci faccia.