Per i dirigenti del PD andrebbe vietata con sanzioni la possibilità di essere o apparire ingenui. La possibilità e quindi l’intenzione che dichiara Epifani di potersi candidare al prossimo Congresso nel ruolo di Segretario generale è semplicemente ovvia. D’altra parte se è buono per questa fase di grande difficoltà del partito perché non dovrebbe più esserlo nella fase normale del dopo Congresso? Allora sarebbero buoni quelli che adesso si sono tirati indietro?
Sulla storia delle correnti chiedo una tregua da quelli che se ne dichiarano fuori. Le correnti sono ineliminabili. Vanno portate alla luce del sole e responsabilizzate. Basta con la finzione.
Questa della responsabilità è problema grave. I dirigenti devono avere attitudine alla assunzione di responsabilità; fare proposte, ascoltare, confrontarsi e decidere. Basta mascherarsi dietro la base. Basta propinare soluzioni obbligate dallo stato di necessità. Si è affondata la candidatura di Marini per il sospetto che sottintendesse una disponibilità ad accordarsi con il PdL. Come è poi andata? Che si è fatto il Governo con il PdL.
Si continua a proclamare la necessità di “ricostruire un blocco sociale più ampio in cui insieme a disoccupati, precari e lavoratori dipendenti possano riconoscersi e sentirsi rappresentati anche i titolari di partire Iva, gli artigiani, i piccoli imprenditori”. Questo è l’approccio che avevano il PCI e la DC fin dagli anni cinquanta. Voglio un partito capace di una politica buona per Cipputi e per l’impresa. Non la solita piccola e media impresa, ma l’impresa a cominciare da quella grande. Cioè per la Fiat che è anche altro dai suoi azionisti e dal signor Marchionne.