La saggezza africana recita: “ Un vecchio seduto vede più lontano di un giovane in piedi”.
Mi è riaffiorato il ricordo di questo proverbio proprio l’altro giorno, quando ho incontrato per caso un amico, un astuto e navigato monsignore, che mi accennava a un suo prossimo incontro con il presidente Zingaretti.
Abbiamo scambiato solo qualche rapido commento ma, data la familiarità con il monsignore e la mia ormai lunga frequentazione dell’ambiente, poche battute sono state sufficienti a farmi intuire quale sarebbe stato il suo obiettivo.
Sono certo che il presidente si renderà invece conto della strategia del mio interlocutore solo tra qualche tempo, quando – con il suo consenso – la frittata sarà fatta (niente di “illecito”, ovvio, altrimenti mi sarei messo in agitazione).
Racconto questo piccolo episodio e lo collego alla sapienza africana perché sono ancora infastidito da certi facili atteggiamenti e inviti alla rottamazione (volgare, superficiale, dannosa), troppo spesso proposta come unica via alla salvezza e costruttiva forma di innovazione. Mentre non è altro che fumo negli occhi, un vero e proprio restringimento del campo visivo capace di oscurare prospettive e orizzonti. E in questi giorni Camera, Senato e Governo ce ne stanno dimostrando a pieno le conseguenze.
Quindi, cari amici giovani, guardatevi intorno. C’è chi la strada la ha già percorsa, con errori da non ripetere e successi da rinforzare: potrebbe esservi utile proprio per il vostro futuro.
Rivolgo un invito anche ai cari amici anziani – che a volte brandiscono la loro esperienza come un’ascia nel dividere il bene dal male – per ricordare loro che, a una certa età, la cataratta talvolta può annebbiare la vista.
Ecco allora un buon consiglio per questi giorni di estate: riposiamoci, tutti, la vista!
Ci rivediamo a settembre.
Buone vacanze!
Amedeo Piva