Sarà il 2014 migliore del 2013?
Leggo con attenzione seriosi articoli e profonde analisi, parlo con amici che stimo e ascolto pareri di esperti, provo a decodificare lo scenario politico e i suoi tortuosi avvitamenti … poi mi imbatto su Facebook nel post del mio giovane amico Francesco Castellone: una sorta di inno alla vita e alla speranza che -partendo dai primi passi e dalle prime parole di sua figlia Marta- si allarga a sfiorare (e a colorare) il resto dei capitoli del cuore.
Certo, non è un’analisi tecnica, ma un orientamento illuminante sì!
Ne ho tratta una certezza: se la speranza non sta negli occhi di chi guarda non starà mai nelle cose guardate. Buon anno.
“Dicevano DuemilaCredici. E io ci ho creduto.
Ho creduto ai primi passi e alle prime parole di Marta, ai suoi primi gesti da bambina grande e da piccola donna.
Ho creduto alla forza benefica della natura che dà ristoro e conforto, incontrata sui sentieri delle Dolomiti e nel vento della Sardegna, nella sabbia dell’Argentario e negli scherzi del sole sulla Costiera.
Ho creduto alle Promesse dei miei amici più cari, quelle che durano per sempre, e ci ho messo la mano sul fuoco, ci ho scommesso e mi sa che ho vinto.
Ho creduto in tanti progetti, rimasti per la gran parte su carta, ma che mi sono serviti per tenere viva la fantasia e accendere il motore delle idee.
Ho creduto al fatto che “home is where your heart is” e mai quanto oggi il mio cuore è sparso per l’Italia, in pezzi grandi e piccoli, ma con una casabase ben definita e salda.
Ho creduto nei maestri, quelli grandi e quelli piccoli, consapevoli o meno, che mi hanno insegnato quello che non sapevo, quello che non credevo di non sapere, quello che mi mancava, quello che non sapevo mi mancasse.
Ho creduto ai 30 anni che stavano alla porta, pronti per bussare, e che sono arrivati, ma senza quella paura che può fare la cifra tonda, trasformata lungo la strada in entusiasmo, in voglia di crescere sempre di più.
Ho creduto e credo nel mio lavoro, che è fonte e obiettivo della mia passione, nonostante i cicli che mi portano a lamentarmene, scioccamente.
Ho creduto in questo Paese, nonostante tutto, e continuerò a farlo, anche perché credo ancora di più nella caparbietà di quanti questo Paese ce l’hanno a cuore.
Ho creduto all’amicizia e non c’è bisogno di spiegare perché.
Ho creduto all’Amore, ho scelto di crederci tutti i giorni, e ne ho tratto vigore, forza, allegria, gioia di vivere, speranza, rabbia, passione, colore, lealtà. Vita.
Caro anno nuovo, parti in netto svantaggio, vedi che devi fare.”
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SEGNALIAMO…
Più di una volta le nostre attività si sono incrociate con quelle della Fondazione Il Faro.
Trovate qui un breve filmato: giusto due minuti per farsi un’idea di cosa fanno al Faro e dell’aria che vi si respira. Due minuti che aiutano a pensare positivo per il futuro (e anche questo fa parte della soluzione).
Buona settimana.
Amedeo Piva