Matteo Renzi va sostenuto, senza se e senza ma -come si usa dire- nell’impegno per la riforma elettorale. Ormai questa necessaria riforma da troppo tempo catalizza attenzioni e suscita contrasti, al punto da paralizzare ulteriormente la stramazzante vita politica italiana.

Non mi convince pertanto l’ironico atteggiamento del mio amico Giorgio, quando spiega che con l’Italicum di Renzi si passerebbe dall’attuale Porcellum a cento porcellini. Tante saranno infatti le liste bloccate della proposta Renzi.

Certamente non è una bella legge, lo ha affermato lo stesso Renzi. “Ma questo è il massimo del compromesso possibile” ha onestamente aggiunto. “E poi – ha commentato sempre Renzi- il parlamento la può migliorare”.

Giusto. È lo stesso atteggiamento e uguale comunicazione di Enrico Letta, quando spiega i provvedimenti di questo governo. “Non è il governo che avrei voluto. È il massimo di accordo possibile. Il parlamento lo può migliorare”.

Renzi come Letta, o Letta come Renzi?

Forse è giunta l’ora di accettare che per raggiungere dei risultati sarebbe meglio ridurre i proclami e sostenersi a vicenda. E anche Letta potrà essere più incisivo se dal segretario del PD arriveranno sì stimoli puntuali e pungenti, ma anche un indubitabile sostegno. E basta morsi, indeboliscono inutilmente.

Inizierà una nuova fase? O un altro sogno si sta già infrangendo?

Buona settimana.

Amedeo Piva