?Non vado a votare per ciò che è inutile? è lo slogan proposto da Chicco Testa, animatore della campagna per l?abolizione delle province. La sua proposta raccoglie un sentire comune di tanti cittadini che non capiscono il ruolo dell?amministrazione provinciale. Peraltro già alla fine degli anni ?80 l?abolizione delle province era all?ordine del giorno del parlamento. Negli anni, aggravando la diagnosi di schizofrenia della politica, il parlamento ha invece costantemente aumentato il numero delle province. Alla proposta di Chicco Testa si è levato un coro di duri dissensi da parte di politici (Pasetto, Giachetti, Bordon ), mondo dell?impresa (Confcooperative), sindacati (Schiavella della CGIL) ed anche da parte di Maurizio Costanzo (consulente della provincia per le attività culturali).
Sono convinto che la provincia possa svolgere funzioni importanti nei rapporti tra i comuni, specialmente nelle piccole comunità. Certamente, visto anche il costo dell?ente, in un momento di razionalizzazione di ruoli e funzioni della pubblica amministrazione, è opportuno interrogarsi sul come rendere più efficace ed efficiente l?attività delle province.
Mi ha però stupito l?espressione di dissenso del sindaco Veltroni: ?Credo che ognuno debba fare il suo mestiere? è stato il commento lapidario alla proposta di Chicco Testa, attuale presidente di Roma Metropolitane. Che significa? Che il dibattito sul governo del paese deve essere limitato ai politici in carica?
Non voglio credere che questo sia il pensiero di Veltroni. L?altra settimana alla ?assemblea? degli eletti dell?ulivo proprio lui auspicava che il Partito Democratico dovesse essere non solo un incontro tra partiti, ma il luogo della partecipazione diretta dei cittadini.
La partecipazione democratica è faticosa. Ma senza partecipazione non c?è democrazia.
IN COMUNE
– La sessione straordinaria (9 ottobre) che il consiglio comunale ha tenuto sul tema della sicurezza è un chiaro sintomo della tensione che sta nascendo nella città. ?La più efficace politica della sicurezza è quella che migliora la qualità della vita nei quartieri: migliorando i servizi, fronteggiando il degrado, costruendo occasioni di socializzazione, gettando le basi per una crescente coesione sociale, integrando i cittadini stranieri in un contesto di solidarietà e di mutuo rispetto?. Questa è stata la conclusione del consiglio che ha chiuso il dibattito dopo gli interventi del sindaco e del prefetto. Gli interventi però devono essere urgenti perché la sofferenza di alcuni quartieri è forte e rischia di degenerare. Apprezzabile l?iniziativa della consigliera Cecilia Fannunza che sta programmando (25 ottobre) un dibattito aperto a tutto il territorio sul problema della prostituzione, che sta travolgendo alcuni quartieri del VII municipio.
– Molti amici si sono stupiti dei risultati del monitoraggio dell?igiene pubblica della settimana scorsa. L’Agenzia per i servizi pubblici del Comune rilevava che l’igiene del suolo tra aprile e giugno 2006 è stata almeno sufficiente nell’85% dei casi. Detta così può sembrare un dato positivo, in realtà va interpretato: il Contratto di Servizio con l?Ama prevede che almeno il 90% delle strade in città raggiungano la sufficienza, cioè che presentino una ?moderata quantità di rifiuti o cartacce, siano prive di escrementi o con erbacce e foglie in moderate quantità?. Dunque in città abbiamo strade un po? sporchine nella stragrande maggioranza dei casi e per un 15% decisamente sporche!
I NOSTRI INCONTRI
– domenica 22 ottobre ore 16, via del Collegio Romano n. 1, Praxis invita al 3° incontro del ciclo di conferenze: Diventare cittadino italiano dal titolo ?Giurare fedeltà alla repubblica: accettare l?assoluta parità tra uomo e donna?. Interviene Fiorella Farinelli (Direttore Ufficio programmazione del Ministero della Pubblica Istruzione), modera Amedeo Piva.
Questa volta tocca ai filippini superare rumeni e indiani nella gara culinaria. Ce la faranno?