?Non siamo razzisti. Non siamo egoisti. Aiutiamoli a casa loro, dove starebbero anche meglio con le loro famiglie.?

Sembrerebbe un proclama di buon senso, lanciato dalla Lega, per affrontare il problema dell?immigrazione. Aiutiamoli nei loro paesi: in questo modo non sono neanche necessari investimenti per gestire l?accoglienza e l?integrazione.
Ma quanta ipocrisia!

?Il governo di Silvio Berlusconi ha fatto dell?Italia uno dei paesi più tirchi tra quelli europei negli aiuti allo sviluppo dei paesi poveri? è l?accusa di Bill Gates lanciata da Washington nella lettera annuale della fondazione benefica ?Bill and Melinda Gates Foundation?. ?L?Italia ? scrive Gates ? era già tra i paesi europei che versavano di meno, anche prima di Berlusconi. Ora però sono stati tagliati quei pochi fondi di più della metà e l?Italia è diventata uno dei paesi più taccagni tra i donatori europei?.

Quel ?aiutiamoli a casa loro?, in questo caso, non è un impegno programmatico ma solo una meschina maschera del preoccupante e diffuso egoismo che si diffonde nel nostro paese.

E per completare l?amaro quadro italiano ripensiamo anche a Rosarno.

Aldo Amoretti (CNEL) così sintetizzava la situazione nella sua nota per www.amiciperlacitta.it: ?Il caporalato è organizzato anche dagli stessi immigrati. Le comunità italiane ci marciano anche per un giro perverso secondo il quale: – l’immigrato è clandestino e vive in un tugurio; – il caporale organizza e garantisce; – italiani che non lavorano in agricoltura comprano giornate in modo da ottenere indennità di disoccupazione e coperture previdenziali. Per le aziende guadagno doppio e per l’immigrato doppio scorno: non solo rinuncia a dei diritti, ma è un italiano a goderne”.

In conclusione: mentre annunciamo di aiutarli a casa loro per tacitare le coscienze sensibili, li schiavizziamo per raccogliere i nostri pomodori.

Nel frattempo, giovedì scorso in Senato il ministro Andrea Ronchi ha proposto ed ottenuto lo stralcio della norma comunitaria finalizzata a combattere lo schiavismo, che così non viene recepita dall?Italia.

Ma come siamo caduti in basso!

Anche di questo parleremo, mercoledì sera, con Khalid Chauki. Ti aspettiamo.


I NOSTRI INCONTRI

PRAXIS – scuola di politica e territorio.

Mercoledì 3 febbraio, ore 18:30, Via del Collegio Romano 1:

Mercato, Maternità, Migrazioni? e Musulmani.

?Società multiculturale e multireligiosa. Opportunità o pericolo per le nostre identità?,
conversazione con Khalid Chauki, giornalista, fondatore del movimento Giovani Musulmani d?Italia. Ci porremo anche l?interrogativo di come sostenere le nuove generazioni nell?inserirsi alla partecipazione politica in Italia.


SEGNALIAMO


Sul nostro sito: www.amiciperlacitta.it.

M come Mah!? La candidatura di Emma Bonino.

BONINO: MAHH… NOHH… SIIII…

Commenti di: Livio, Sergio, Michele, Mario, Piero, e ?precedentemente ? Gabriele, Letizia, Jacopo, Francesco, Gabriele, Tito, Antonio, Leario, Livio, Rita, Luigi.

Immigrazione e crimine: una analisi empirica, Banca d?Italia-Eurosistema.

?Meno immigrati, meno criminalità? grida Silvio.

E non bastano né le autorevoli smentite dei vescovi né le analisi empiriche prodotte da una lunga ricerca della Banca d?Italia a convincere gli italiani che non c?è correlazione tra immigrazione e criminalità.

Nel sondaggio che venerdì ha lanciato Repubblica TV risulta che il 65 per cento degli italiani ritengono che ha ragione Berlusconi. Approfondiamo.

Buona settimana.

Amedeo Piva