“Conversazioni solidali. Ricreare coesione e partecipazione dopo il Covid”, questo il titolo del progetto ideato dall’Associazione Amici per la città che inizia questa settimana con l’obiettivo di dare nuovo impulso alla socialità, penalizzata dalla pandemia in corso. Il progetto pone particolare attenzione ai disabili visivi, alle loro famiglie e a tutti gli operatori dell’ambito sociale e sanitario che lavorano con le disabilità, tra le categorie più colpite dall’emergenza Covid. Contatti limitati, mascherine ad attutire voci e a limitare profumi e odori. E ancora: percorsi guidati, attraverso cartelli e nastri, utili solo per chi può vedere. Così l’isolamento per i ciechi è diventato insostenibile. Ed è a loro che si rivolge in particolar modo il progetto.
L’obiettivo è quello di offrire una nuova opportunità di confronto e dialogo, per ricostruire il legame con la città e le istituzioni e al tempo stesso sensibilizzare i cittadini alle esigenze dei più deboli. E saranno proprio i protagonisti del progetto, sei disabili visivi, attraverso una serie di incontri, a individuare gli argomenti su cui sensibilizzare e su cui lavorare. I grandi temi attorno a cui ruoteranno le attività sono quattro: salute, mobilità, scuola e impegno civile. Gli incontri si terranno a Roma, nello storico palazzo dell’Azienda di Servizi alla Persona disabile visiva S. Alessio – Margherita di Savoia, azienda tra le più grandi e l’unica del Centro-sud Italia ad occuparsi di disabilità visiva, dove i beneficiari del progetto terranno anche lezioni base di comunicazione e tifloinformatica.
Gli spunti e le idee utili a creare una città – in questo caso Roma – più inclusiva, saranno sottoposte poi ai rappresentanti delle istituzioni, in una serie di incontri che rappresentano il cuore del progetto. Per avvicinare i cittadini alle esigenze dei più deboli, per rendere Roma una città più vivibile per tutti, c’è bisogno di idee. Ma anche di proposte concrete.