L’allarme di questi ultimi momenti rende ancor più realistiche le considerazioni che il mio amico Giorgio, mi proponeva qualche giorno fa.
L’arroganza sembra essere la virtù più apprezzata dagli italiani quando scelgono il loro candidato politico. Il fascino vincente dell’arrogante fa nascere le speranze e moltiplica le adesioni.

Ecco due esempi.

Arrogante è stato l’atteggiamento di chi ha distrutto tutto un faticoso percorso elaborato da Prodi per salvare l’Alitalia e assicurando che la salvezza sarebbe arrivata dai “capitani coraggiosi”. Ora  quei capitani, coraggiosi con i soldi degli italiani, sono giunti a fine corsa e l’Alitalia continua ad affondare prosciugando risorse dei contribuenti. Ma l’arrogante condottiero allora guadagnò un sacco di consensi.

Ma arrogante è anche colui che, afferma il mio amico Giorgio, distrugge con efficaci banalità  il duro lavoro di cesello di chi, guidando una infida maggioranza di emergenza, tenta di traghettare un paese in sfacelo. A riprova della sua valutazione, Giorgio ci invia un elenco di arroganti e banali acidità: “Un giorno dice che Letta è troppo attaccato alla seggiola (12 settembre), un giorno dice che Letta non può vivacchiare (30 maggio), un giorno dice che Letta deve fare un governo di larghe vedute e non di piccoli interessi (23 settembre), un giorno dice che Letta deve essere più coraggioso (12 settembre), un giorno dice che Letta non deve cercare alibi fuori dal Parlamento (7 agosto), un giorno dice che Letta non deve essere rancoroso (23 settembre), un giorno dice che Letta non deve trasformare le larghe intese in lunghe attese (30 maggio), un giorno dice che Letta deve smetterla con le mezze parole (7 agosto), un giorno dice che Letta non può trasformare l’instabilità in una scusa per declinare la politica del rinvio (21 settembre) e un giorno dice che Letta fa parte di un gruppo dirigente rancoroso che vuole rinviare congresso e primarie (23 settembre).” LINK

Mi augurerei che provasse lui a guidare il paese, se non fossi convinto che, diventato premier, dal giorno dopo si dedicherebbe a lavorare per raggiungere la carica di presidente ONU o almeno EU. Anche questa è arroganza. Arroganza sorridente, che piace.

Io allora preferisco Grillo: un arrogante vero e convinto. Con (contro) lui si può combattere a viso aperto!

Ma io sono ottimista. Scherzavo! O dicevo sul serio? Mah.

Buona settimana

Amedeo Piva