Una delle manifestazioni più compiute della Città dell?Uomo è l?incontro ideale di uomini diversi, come il senatore cattolico Zanda e il sindaco socialista della città di Barcellona Maregal, che hanno saputo guardare con coraggio politico ai rispettivi incarichi cittadini, oltre i precetti della scuola delle ?scelte pubbliche?.
Certamente l?esperienza unica di Presidente dell?Agenzia Romana per il Giubileo del 2000 è stata occasione per Zanda di guardare con lungimiranza ad una città che ha saputo mettere l?Uomo, con i suoi bisogni materiali e spirituali, al centro di un processo organizzativo secondo criteri di efficienza, efficacia, economicità e rispetto della sensibilità di un irripetibile soggetto politico e spirituale come la Santa Sede. Ecco dunque che il modello amministrativo dell?Agenzia per il Giubileo, foro decisionale per il Comune di Roma, la Provincia di Roma, la Regione Lazio, la Camera di Commercio di Roma e i comuni di Napoli e Firenze, ha rappresentato sia il momento di fusione degli interessi di romani, pellegrini giubilari e meno fortunati, sia una risposta alle istanze del cittadino di domani; non solo scelte e provvedimenti in favore di infrastrutture ed opere pubbliche, come una parte degli amministratori di allora invocava, ma anche strutture per l?accoglienza, che rendessero l?incontro dei pellegrini con i romani, un?occasione di riflessione, preghiera, conoscenza reciproca.
Questo il pensiero di Luigi Zanda, neo-senatore fra i banchi della Margherita, intervenuto all?annuale scuola di politica organizzata dall?Associazione ?Amici per La Città?, su un tema che impegna l?uomo politico nell?amministrazione delle realtà sempre più complesse delle città contemporanee, fra esigenze di decentramento, tutela delle autonomie locali e istanze superiori di interessi pubblici complessivi.
Il neo-senatore della Margherita Zanda racconta la sua esperienza di presidente dell'Agenzia per il Giubileo