Il salone dell?Accademia di San Luca a Roma era affollato di appassionati di architettura e storia dell?arte in occasione della presentazione del volume ?Architettura e memoria? di Paolo Portoghesi, curato da Francesca Gottardo. All?evento hanno presenziato Roberto Gervasio, Claudio Strinati, Soprintendente Speciale per il Polo museale di Roma e lo storico Lucio Villari. Tra gli ospiti il prefetto Achille Serra, il Comandante regionale dei Carabinieri Lazio Baldasarre Favara, il Comandante dei Carabinieri Riccardo Amato alla guida del Comando Provinciale ed il Tenente Generale dell?esercito Alberto Ficuciello, padre di Massimo morto nell?attentato di Nassirja. Immancabile al fianco del professore la moglie, architetto Giovanna Massobrio, che ha sempre sostenuto il marito in tutte le sue iniziative contribuendo silenziosamente al suo successo.

?Il binomio di architettura e memoria, ? scrive nell?introduzione Francesca Gottardo – non a caso, sembra essere la chiave di lettura privilegiata per addentrarsi e intraprendere questa stimolante raccolta di saggi che, pur nella varietà degli argomenti trattati e opportunamente selezionati, mostrano tra loro una affinità tematica, un comune filo conduttore. Il volume si presenta, infatti, come un insieme estremamente eterogeneo di scritti collocati temporalmente in periodi diversi della carriera professionale dell?architetto che, se da una parte testimoniano la straordinaria molteplicità di interessi e la multidisciplinarietà della sua produzione letteraria, dall?altra ne sottolineano certamente l?ammirevole coerenza intellettuale e contribuiscono a delineare un profilo di un pensatore poliedrico impegnato su più fronti: dalla storia dell?architettura intesa in senso tradizionale, alla saggistica, ai contributi di carattere urbanistico, per lo sviluppo della città e del territorio, agli interventi sulle arti visive, animati per uno spiccato interesse per la pittura e la scultura, alla trattazione di quelli che sono i principali filoni dell?architettura nel particolare momento storico?

Il volume pubblicato da Gangemi Editore, di ben 568 pagine corredate da straordinarie fotografie, si articola in sei sezioni: Contributi teorici; Saggi storici; Moderno e postmoderno; Dibattito sulla città; Sulle arti visive; Oltre l?architettura.
Sfogliando il testo, emerge forte la passione e l?amore del professore per tutto ciò che si può intendere architettura e il conseguente studio di questa: nella sua dotta sapienza, infatti, attraverso i suoi scatti fotografici, emerge un rinnovato sentimento di stupore e di fascino per quanto la natura dimostri di svolgere un ruolo fondamentale nell?architettura.

A tal proposito lo stesso Portoghesi commenta con estrema semplicità: ?La natura è un architetto meraviglioso: si consideri che il mio giardino mi appare come un tempio dove le colonne sono gli alberi di ulivo e la volta è il cielo?. Proprio da questo parallelo si comprende come per Portoghesi il concetto dell?uomo non deve sovrapporsi alla natura ma armonizzarsi con questa, e così intende l?architettura.
Una lezione non solo di architettura e di arte, ma di vita. E? in questo senso che i presenti hanno vissuto tale evento, andandosene poi contenti di aver partecipato non solo ad una presentazione di un libro di alto valore storico-artistico, ma ad un vero ?cenacolo? culturale fra amici, uniti dall?amore per la natura e l?architettura nonché dalla stima per lo stesso Portoghesi.