La fatica della democrazia
Il nuovo governo è fatto, ma che fatica la democrazia! Mediare, comporre, smussare, patteggiare, riformulare, garantire, ricomporre e alla fine ritrovarsi a guidare una macchina composita, dalla dubbia affidabilità, su impervie strade di montagna. Che fatica! Tutti la sentiamo, ce ne lamentiamo, tutti vorremmo che esistesse una scorciatoia… che non c’è. Siamo infastiditi dalla complessità e spesso amareggiati dai risultati, ma -malgrado tutto- credo che nessuno di noi preferirebbe domani mattina svegliarsi nella Bielorussia di Lukashenko o in Myanmar con i militari del generale Min Aung Hlaing all’incrocio sotto casa! Come è noto, Winston Churchill sosteneva che “la democrazia è la peggior forma di governo, eccezion fatta per tutte quelle forme che si sono sperimentate fino ad ora”. E pare sia proprio così: non abbiamo niente di meglio.
Come sempre la formazione di un nuovo governo fa emergere la difficoltà intrinseca di ogni democrazia: quella di essere costretti a trovare un punto di equilibrio tra soggetti diversi, portatori di interessi spesso divergenti, reciprocamente sospettosi, decisi ad acquisire prestigio e riluttanti a cedere potere. Questa volta hanno giocato a favore tre variabili: il profilo [...]