PACEM IN TERRIS: SOGNO O ORIZZONTE?
Sessantuno anni fa, l’11 aprile 1963, neanche due mesi prima della morte, Giovanni XXIII firmava la sua “Pacem in Terris”, enciclica nella quale tratteggiava i principi e le modalità che rendessero possibile quella pace che definiva l’”anelito profondo degli esseri umani di tutti i tempi”."Malgrado siano trascorsi più di sessant’anni, alcuni passaggi risultano a ncora oggi estremamente attuali: “Nessuna comunità politica oggi è in grado di perseguire i suoi interessi e di svilupparsi chiudendosi in se stessa; giacché il grado della sua prosperità e del suo sviluppo sono pure il riflesso ed una componente del grado di prosperità e dello sviluppo di tutte le altre comunità politiche” (n.68). Non sembra un accorato avvertimento profetico rivolto alle teorie e alle pratiche -oggi largamente vincenti- dei diversi sovranismi che seminano divisioni, arroccamenti e conflitti in Europa e nel mondo? (...)
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