Ma sì, issiamola questa bandiera bianca!

Stamattina mi sono svegliato con Franco Battiato, fischiettando la sua “Bandiera bianca” (LINK). E mi sono sentito subito libero dall’incubo che mi stava tormentando. 

Come tanti concittadini, non so rassegnarmi al fatto che lo Schettino della politica italiana continui a condizionare pesantemente la rotta anche del nuovo comandante. “Se si fa questo cade il governo. Ma lo faccio cadere anche se fate quest’altro”. È una situazione angosciante.

E come sempre l’affanno finisce per toglierci lucidità. Ecco allora nascere una miriade di iniziative, tutte con l’unico obiettivo di continuare a farci male. Solo qualche esempio.

A Bologna la sinistra ha portato i cittadini a dividersi ancora una volta e a dover scegliere “tra Rodotà e Prodi”: tra l’intransigenza di chi ritiene che “pubblico” sia sempre e solo sinonimo di “statale” e chi – più pacatamente – sostiene che il servizio pubblico delle scuole dell’infanzia possa continuare a essere svolto con efficacia dallo Stato, dal Comune, dal privato e dal terzo settore (LINK).

Intanto al  Senato si organizza un bell’assalto all’arma bianca. Dopo vent’anni è giunto il momento – adesso! – di cacciare lo Schettino in doppiopetto dal Parlamento. Giudicandolo ineleggibile, perché titolare di concessioni pubbliche. Giusto, ma fuori tempo massimo e, in questo momento, davvero un provvedimento inopportuno (LINK).

Alla Camera però non vogliono essere da meno. “Diamo ora le regole ai partiti, è previsto dalla nostra Costituzione.” Ineccepibile, ma guarda caso con quella proposta si finirebbe per escludere dall’agone politico proprio il movimento dei grillini (LINK).  

Anche nella Capitale, con le elezioni del Sindaco, non andiamo meglio. La campagna elettorale è spenta, triste, grigia. Finirà senza nessun vincitore, ma solo con uno dei candidati… che non avrà perso.  Percorso già vissuto (LINK).

Il grande santo (ed efficientissimo manager) Ignazio di Loyola raccomandava negli Esercizi Spirituali come regola di “non prendere mai decisioni nel tempo della desolazione, perché saremmo guidati dallo spirito cattivo e con i suoi consigli non possiamo prendere la strada giusta”. Quanta saggezza! (LINK).

Allora vale proprio la pena di fermarci un po’ e di riprendere fiato.

Cari amici e compagni del PD, issiamo sul ponte una bella bandiera bianca.

Non come segno di resa, non il simbolo di una sconfitta, ma l’inizio di un periodo di non belligeranza.

E nel frattempo? Rifacciamo il sito del PD.

Ispiriamoci a quello dei gesuiti: originale, innovativo, fuori dagli schemi (LINK).  

Vi sembra una conclusione banale? Forse. Ma c’è tanto bisogno, per direzionare bene i nostri passi, di interrogarci prima insieme sul “Chi siamo, da dove veniamo, dove andiamo”…

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IL SEGUGIO – Rubrica a cura di Veronica Arpaia

La rubrica di Praxis che aiuta a rimettersi davvero in gioco (LINK).

Anche questa settimana tantissime opportunità di lavoro in diversi ambiti professionali: dall’editoria al mondo dell’informatica, dalla ristorazione alla grande distribuzione. Il prossimo appuntamento con “Il Segugio” sarà per lunedì 10 giugno!

 

Buona settimana.

Amedeo Piva