Buona Pasqua a Iolanda e Gianluca e ad ogni cittadino italiano, perché di qualunque orientamento politico siate, possiate vivere in un paese pienamente democratico, che rifiuti la guerra, che si prenda cura dei suoi giovani investendo in formazione e occupazione, che si occupi degli anziani, non facendoli sentire ai margini della società ma dando loro la dignità di custodi della memoria delle nostre radici.
Buona Pasqua a Myrra e ai suoi figli che vivono in Congo; ad Ali che finalmente ha un contratto di lavoro in Italia; a Christiane che sta diventando coraggiosamente madre del suo secondo figlio che, nonostante nasca all?isola tiberina, non sarà italiano. Buona Pasqua agli stranieri di ogni terra e in ogni paese, perchè possano crescere i loro figli non vergognandosi di aver vissuto l?esperienza della migrazione, ma vengano accolti da Stati e che li valorizzino proprio perché arrivano da lontano portando con loro un bagaglio di tradizioni, culture e competenze professionali che ci rende tutti migliori.
Buona Pasqua ad Aldo e Gabriella, a Filippo e Giovanna e a tutti i genitori di persone down o con disabilità. Possiate vivere in una società che vi faciliti il duro compito di ?genitori speciali? non lasciandovi da soli e soprattutto non facendovi preoccupare del domani dei vostri figli, ma dandovi la sicurezza che anche per loro c?è un futuro da realizzare.
Buona Pasqua a Matilde e Gabriele, alle loro sorelline e a tutti i bambini. Possiate crescere con la certezza che i grandi non fanno mai del male ai piccoli, perché voi siete il bene più prezioso, siete il futuro della nostra società e per questo siete sacri.
Buona Pasqua a Salvatore e a Bruno, e a tutti coloro che passeranno la Pasqua in ospedale. Possiate vivere in un Paese in cui le cure mediche migliori non siano un privilegio garantito su base regionale, ma un diritto universalmente riconosciuto da Milano a Caltanissetta, da Boston ad Asmara.
Buona Pasqua a Don Marcello, prete di periferia; a Sergio, ebreo che ieri ha festeggiato la sua Pasqua; a Mohammed della Mosche di Centocelle; a tutti coloro che credono che si è tutti fratelli nonostante si preghi in modi diversi e si crede in un Dio che in ogni religione ci insegna ad amare ed amarci tutti allo stesso modo.
Buona Pasqua a Francesco ed Aurelia e a tutti gli ?amici per la città?, perché insieme si possa costruire una società in cui ?chi ha responsabilità politiche e amministrative abbia sommamente a cuore alcune virtù, come il disinteresse personale, la lealtà nei rapporti umani, il rispetto della dignità degli altri, il senso della giustizia, il rifiuto della menzogna e della calunnia come strumento di lotta contro gli avversari, e magari anche contro chi si definisce impropriamente amico, la fortezza per non cedere al ricatto del potente, la carità per assumere come proprie le necessità del prossimo, con chiara predilezione per gli ultimi?, (Educare alla legalità, Commissione ecclesiale Giustizia e Pace, par. 16).