La BUSSOLA delle politiche partecipate – Giornale online dell’Associazione Amici per la Città Onlus

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  • Mi-chiedono-di-restare

Mi chiedono di restare

La questione dei limiti, di durata e di replica, dei mandati elettorali non è un dettaglio della fisiologia democratica: è un nodo cruciale. Modificare questi limiti a seconda delle convenienze o addirittura abolirli è un sintomo preoccupante. (...) «Mi chiedono restare» non sembra una ragione sufficientemente convincente...

 

Mi sono chiesto perché tutte le costituzioni democratiche stabiliscano un limite al numero e alla durata dei mandati elettivi di chi viene scelto per governare. Il problema ovviamente non si poneva quando il potere era legato alle successioni dinastiche: il re governava fino alla sua morte o fino a quando non decideva di abdicare a [...]

  • QUALE SICUREZZA

Quale sicurezza

"Il punto non è se la sicurezza sia un tema centrale, ma di quale sicurezza stiamo parlando: occorre mettere meglio a fuoco chi e cosa la mette a rischio e chi e cosa la rafforza. (...) La somma delle sicurezze individuali non basta a garantire la sicurezza sociale. È qui che entra in gioco la responsabilità politica: proporre e costruire un modello di sicurezza che non si limiti a rafforzare i sistemi di protezione fisica, ma che lavori per ridurre le cause profonde che la mettono a rischio. La sicurezza non può essere solo una questione di ordine pubblico, va affrontata nelle sue radici sociali soprattutto in un contesto di crescenti disuguaglianze." (...)

 

Chi vivrebbe tranquillo se avesse costantemente paura di essere aggredito in strada, di scoprire rientrando la sua casa svaligiata o di non ritrovare la sua macchina ogni volta che la parcheggia? La sicurezza è un tema indubbiamente importante sia per i singoli che per la società in cui viviamo. Il tema è determinante anche sul [...]

AUTORE |13 gennaio, 2025|La bussola - giornale on line, Newsletter del lunedì, Primo Piano|
  • Giostra di Natale2

Diverso tutti gli anni, ma tutti gli anni uguale

Poche ricorrenze riescono quanto il Natale ad apparirci -o ad essere realmente- uguali a se stesse. La ciclicità degli eventi è estremamente rassicurante e poche cose -in questi anni- si vendono bene quanto la necessità di essere rassicurati. La ripetizione ciclica offre il conforto del già conosciuto: ogni stagione che si ripresenta, ogni routine che scandisce il tempo, sembra un abbraccio che protegge dal caos dell’imprevisto. Ma lo stesso cerchio che dà sicurezza può diventare una prigione: quando tutto si ripete, la ciclicità si trasforma allora in una gabbia, soffocando il desiderio di cambiamento e di evoluzione. " (...)

 

Poche ricorrenze riescono quanto il Natale ad apparirci -o ad essere realmente- uguali a se stesse. La ciclicità degli eventi è estremamente rassicurante e poche cose -in questi anni- si vendono bene quanto la necessità di essere rassicurati.   Nell’ansia che ci sfuggano le cicliche “ritualità” alle quali ancoriamo le nostre certezze, tendiamo ad estenderne [...]

AUTORE |16 dicembre, 2024|La bussola - giornale on line, Newsletter del lunedì, Primo Piano|
  • Verità e consenso

Verità e consenso

La politica, per sua natura, si muove nel campo di tensione tra la verità delle situazioni reali e la necessità di conquistare il favore degli elettori, ma queste due dimensioni spesso non coincidono affatto: ciò che è vero non è necessariamente popolare, e ciò che è popolare non è sempre vero. A complicare le cose ci si mette anche la retorica con cui ciascuna parte cerca di screditare la rappresentazione della realtà della parte avversa (“vi hanno raccontato che…, ma la verità è che…”): screditare la narrazione altrui sembra ormai diventato molto più importante che accreditare la propria!" (...)

 

“In una relazione complicata” è l’espressione spesso utilizzata nei profili social per definire la propria situazione sentimentale: una definizione che mi sembra si adatti perfettamente a descrivere il rapporto tra verità e ricerca del consenso in politica. La politica, per sua natura, si muove nel campo di tensione tra la verità delle situazioni reali e [...]

AUTORE |9 dicembre, 2024|La bussola - giornale on line, Newsletter del lunedì|
  • sasso-piuma

Non è un paese per deboli

E’ un errore interpretare il concetto di inclusività come sinonimo di assistenzialismo passivo: una società forte non si limita a "prendersi cura" dei deboli, ma crea le condizioni per permettere loro di esprimere il proprio potenziale, trasformando quella che potrebbe essere vista come una fragilità in una risorsa. Forza e debolezza non si annullano a vicenda: sono parte di un equilibrio dinamico. I concetti di forza e debolezza non sono assoluti, né hanno lo stesso senso se riferiti al corpo o alla mente, all’affermazione di se stessi o al prevalere della relazione, all’individuo o alla comunità. (...)

 

In tempi in cui si può essere eletti presidenti degli Stati Uniti ripetendo all’infinito -come una giaculatoria- “Make America Great Again!”, la forza e la grandezza stanno tornando ad essere qualità virtuose ed ambite. E non solo negli Stati Uniti. Nulla da ridire sulla forza e sulla grandezza, basta mettersi d’accordo sul significato delle parole: [...]

AUTORE |2 dicembre, 2024|La bussola - giornale on line, Newsletter del lunedì|
  • Colpevole percepito

Il colpevole percepito

La tesi, sostenuta e ribadita in ogni circostanza, che l’immigrazione sia la causa -diretta o indiretta- di ogni problema sociale è ormai una ossessione costante della Lega e non solo: una ossessione che “paga” in termini elettorali più di ogni altra, perché risponde alla paura che essa stessa genera e alimenta quotidianamente. ... “Un buon capro espiatorio vale quasi quanto una soluzione” (...)

 

Basta un minimo di analisi lessicale (osservare i termini utilizzati, il loro accostamento, la genericità dei nessi causali) a capire quanto sia velenosa l’insinuazione del Ministro dell’istruzione Giuseppe Valditara sull’aumento dei femminicidi, causato -a suo dire- «anche da forme di marginalità e di devianza in qualche modo discendenti da una immigrazione illegale».  L’affermazione -con un’elegante [...]

AUTORE |25 novembre, 2024|La bussola - giornale on line, Newsletter del lunedì, Primo Piano|
  • Mattarella a Pechino

Lungimiranza

Definiamo lungimirante una persona che guarda e vede lontano nel tempo, che prevede con saggezza gli sviluppi degli avvenimenti futuri; o anche chi mira a uno scopo lontano e agisce in modo da crearsi le condizioni favorevoli per conseguirlo. Queste oculistiche riflessioni mi sono venute alla mente seguendo -la scorsa settimana- il significativo viaggio del presidente Mattarella in Cina. E’ strano -ho pensato- che un vecchio (Mattarella ha quasi 84 anni!) si preoccupi del futuro a lungo termine molto più dei politici giovani che quel futuro dovrebbero considerare importante e prioritario! (…)

 

9Definiamo “miope” chi ha una ridotta capacità di mettere a fuoco ciò che è lontano e -proprio per questo- l’aggettivo è spesso utilizzato in senso figurato per cui il miope diventa il non lungimirante, l’ottuso, il non perspicace. Definiamo “miope” la scelta poco avveduta, che non tiene conto delle future evenienze o il perseguire una [...]

AUTORE |18 novembre, 2024|La bussola - giornale on line, Newsletter del lunedì|
  • Attraversare un labirinto+Pavese

I due paradigmi

La rinascita tumultuosa del paradigma che privilegia l’eliminare sull’includere, non riguarda solo ambiti circoscritti, ma sembra affermarsi brillantemente anche in contesti più generali a livello nazionale e internazionale. E’ la logica di chi ritiene di poter risolvere i conflitti economici e politici distruggendo -anche fisicamente- l’avversario, di poter generare o fermare guerre “in un solo giorno”, annettersi impunemente territori, deportare milioni di persone sgradite, sovvertire e controllare i meccanismi istituzionali che garantiscono gli equilibri democratici…, è la logica -elettoralmente vincente- di quel potere carismatico in cui milioni di elettori finalmente si riconoscono e grazie al quale si sentono liberati, senza più temere alcuno stigma. (...)

 

Non è neanche una questione di metodo, è una questione di maturità. Anche un bambino sa battere i piedi e dire no, un adulto dovrebbe invece sapere che -quasi sempre- la realtà se ne frega dei tuoi no e che i problemi non si risolvono evitandoli, ma solo affrontandoli e attraversandoli. I problemi sociali non [...]

AUTORE |11 novembre, 2024|La bussola - giornale on line, Newsletter del lunedì|
  • THIRDpic-La violenza e il giudizio della storia

La violenza e il giudizio della storia

Ernesto Galli della Loggia sostiene che "anche la democrazia europea occidentale è nata dalla vittoria riportata dai «buoni» contro i «cattivi» in una guerra terribile in cui il maggior numero dei morti non si è verificato tra i soldati ma tra i civili" e, se oggi la violazione del Diritto Internazionale Umanitario ci appare inaccettabile, è perché “il giudizio da storico-politico si è tramutato in giudizio etico-giuridico”. A me sembra invece che aver tratto insegnamento dalle tragedie della storia ed essere faticosamente riusciti a portare il giudizio sul piano etico/giuridico (regole, trattati, leggi internazionali condivise) sia quanto di meglio ci siamo inventati proprio per evitare di limitarci a constatare a posteriori i danni prodotti dalla violenza. (...)

 

Nel suo recente editoriale dal titolo “La violenza e il giudizio della storia” (QUI), Ernesto Galli della Loggia si chiede “può un Paese democratico -sia pure nel corso di una guerra- usare la violenza in modi che spesso appaiono smisurati e perciò crudeli?”. Con un’ampia ricognizione storica il professore ricostruisce un quadro davvero inquietante: “la [...]

AUTORE |4 novembre, 2024|La bussola - giornale on line, Newsletter del lunedì|
  • Moussa-VR

Razzismo inconsapevole, una storia comune

Domenica 20 ottobre, davanti alla stazione di Verona, un poliziotto ha ucciso con un colpo di pistola Moussa Diarra, un ragazzo maliano di 26 anni. E' solo l’ultimo drammatico fotogramma di una storia, senza conoscere la quale anche questa morte finirebbe nel cesto della cronaca nera e perderemmo il contesto, il senso, le cause, le assurdità procedurali… insomma tutto quello che può davvero aiutarci a capire e ad evitare che gli errori si perpetuino. Ha senso continuare a collezionare solo gli ultimi fotogrammi senza conoscere le storie di cui essi sono l’epilogo?

 

Domenica 20 ottobre, davanti alla stazione di Verona, un poliziotto ha ucciso con un colpo di pistola Moussa Diarra, un ragazzo maliano di 26 anni. Cosa sia successo esattamente è ancora da chiarire, per ora si sa che l’agente della polizia ferroviaria coinvolto è indagato per eccesso colposo di legittima difesa e che si stanno [...]

AUTORE |28 ottobre, 2024|La bussola - giornale on line, Newsletter del lunedì|