La BUSSOLA delle politiche partecipate – Giornale online dell’Associazione Amici per la Città Onlus

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  • bothpopes4

Da Loreto a Baghdad

Capisco che le vicende dell’Iraq, le condizioni degli Yazidi e le migrazioni dei curdi nella piana di Nìnive non possano rivaleggiare in intensità con le gesta di Achille Lauro a Sanremo, tuttavia -visto che Sanremo è ormai finito- non sarebbe male evitare di ridurre il nostro interesse al passaggio da zona gialla ad arancione e all’asporto oltre le diciotto: rischiamo di dover ricordare questi mesi come una clausura della mente oltre che dei corpi. Sembra che un documento preparatorio del viaggio in Iraq avesse avvertito gli organizzatori locali che, nei suoi spostamenti, “il Papa non può fare più di una decina di passi” a causa della nota sciatalgia. Io non so se -a quell’età- ce la farei: forse simulerei un improvviso interesse sociologico e starei a casa a vedere Sanremo.

 

La mattina del 4 ottobre 1962, alle 6 e mezza, dopo oltre un secolo dall’ultima volta, un treno si mosse dalla vecchia stazione del vaticano per portare Giovanni XXIII a Loreto e ad Assisi. Quel treno rientrò in vaticano la sera stessa alle 22,15: «Ho fatto buon viaggio, commentò il papa, sono emozionatissimo e contentissimo. [...]

AUTORE |8 marzo, 2021|La bussola - giornale on line, Newsletter del lunedì|
  • Luca Attanasio

Un signor ambasciatore

La tragedia consumatasi la settimana scorsa sulla strada fra Goma e Butembo ci ha rivelato la visione del mondo, la sensibilità e i valori che animavano il lavoro dell’ambasciatore Luca Attanasio: un profilo di alto livello, una visione proiettata sul futuro, una sensibilità fuori dal comune, un ambasciatore eccezionale. La cifra del suo agire è stata la capacità e il desiderio di lasciarsi sempre coinvolgere direttamente, senza filtri: coinvolto, non solo spettatore. Questa capacità di “sporcarci le mani” è l’eredità più preziosa che Luca Attanasio ci lascia. Ognuno nel suo Congo, ognuno col suo stile, ognuno come può.

 

La parola ambasciatore deriva dal provenzale “ambaisar” che -per strano che possa sembrare- significa servire; un “ambasaidor” è dunque ‘servitore’: qualcuno che serve qualcun altro, qualcuno che serve a qualcosa. Oggi chiamiamo ambasciatore chi rappresenta il proprio paese presso un altro stato, protegge gli interessi nazionali e dei suoi cittadini sul quel territorio, negozia con [...]

AUTORE |1 marzo, 2021|La bussola - giornale on line, Newsletter del lunedì|
  • Giornalista in diretta dal Quirinale

Lo stupore della normalità

Negli ultimi anni inoltre (Trump docet!) si è andata gradualmente affermando la commistione degli strumenti di comunicazione ed anche gli organi istituzionali hanno cominciato a far uso di tweet e post per annunciare fatti, anticipare decisioni ed esprimere giudizi, rendendo così la ritualità della comunicazione formale ancora più grigia ed obsoleta. Su questo disordinato groviglio comunicativo senza più argini è caduta come un meteorite la scorsa settimana una indicazione che ha dell’incredibile: “si comunica solo quando si ha qualcosa da comunicare” ha annunciato Mario Draghi nel corso del primo Consiglio dei Ministri. “In che senso?”, immagino molti si siano chiesti, “non penserà davvero che vale la pena di comunicare solo quando abbiamo qualcosa di nuovo, di originale, di non ovvio da dire!”. Siamo ormai così abituati ad una comunicazione politica spesso fine a se stessa, finalizzata solo ad occupare spazi e a ribadire la propria esistenza, che il contenuto da comunicare è diventato un optional.

 

Siamo ormai tristemente abituati, nei resoconti politici dei telegiornali, a una ritualità stucchevole e inutile: la litania delle dichiarazioni degli esponenti di ciascun partito al fatto del giorno che -comprensibilmente- non ogni giorno è così rilevante da meritare uno specifico commento, ma la litania è d’obbligo, inevitabile come gli inserti pubblicitari su internet (ma senza [...]

AUTORE |22 febbraio, 2021|La bussola - giornale on line, Newsletter del lunedì|
  • Dettaglio vignetta Mauro Biani "La democrazia è faticosa"

La fatica della democrazia

Il nuovo governo è fatto, ma che fatica la democrazia! Mediare, comporre, smussare, patteggiare, riformulare, garantire, ricomporre e alla fine ritrovarsi a guidare una macchina composita, dalla dubbia affidabilità, su impervie strade di montagna. Che fatica! Tutti la sentiamo, ce ne lamentiamo, tutti vorremmo che esistesse una scorciatoia… che non c’è. Siamo infastiditi dalla complessità e spesso amareggiati dai risultati, ma -malgrado tutto- credo che nessuno di noi preferirebbe domani mattina svegliarsi nella Bielorussia di Lukashenko o in Myanmar con i militari del generale Min Aung Hlaing all’incrocio sotto casa! Come è noto, Winston Churchill sosteneva che “la democrazia è la peggior forma di governo, eccezion fatta per tutte quelle forme che si sono sperimentate fino ad ora”. E pare sia proprio così: non abbiamo niente di meglio.

 

Come sempre la formazione di un nuovo governo fa emergere la difficoltà intrinseca di ogni democrazia: quella di essere costretti a trovare un punto di equilibrio tra soggetti diversi, portatori di interessi spesso divergenti, reciprocamente sospettosi, decisi ad acquisire prestigio e riluttanti a cedere potere. Questa volta hanno giocato a favore tre variabili: il profilo [...]

AUTORE |15 febbraio, 2021|La bussola - giornale on line, Newsletter del lunedì|
  • Mario Draghi consultazioni

Terapia intensiva o eutanasia della politica?

Siamo tutti d’accordo che -come dice Fausto Bertinotti- “la politica è possibilità di dar luogo a delle alternative rispetto alle aspettative del futuro e alla necessità di scegliere fra queste”, purtroppo però quello che è vero nella teoria non sempre è applicabile nella pratica. La teoria gioca a bocce ferme, la pratica a bocce rotolanti...

 

Fausto Bertinotti (QUI) non ha dubbi: “Penso che i governi di salvezza nazionale o di unità nazionale siano forme di eutanasia della politica. La politica è possibilità di dar luogo a delle alternative rispetto alle aspettative del futuro e alla necessità di scegliere fra queste. L’idea invece che ci sia un indistinto entro il quale [...]

AUTORE |8 febbraio, 2021|La bussola - giornale on line, Newsletter del lunedì|
  • Trittico-A CHE SERVE LA MEMORIA

A che serve la “memoria”

La memoria concepita come antidoto contro il male è un’illusione che ci conforta e ci protegge dal pensiero inquietante che il male possa ripetersi. In questo modo però la memoria finisce per declinarsi solo in senso morale: il rito del ricordo del male patito dalle vittime dovrebbe “servirci da lezione”, affinché “non accada mai più”. Il fatto è che -purtroppo- l’effetto non è automatico (non è mai il rito da solo a salvarci!), perché sia efficace occorre che il ricordo si saldi all’impegno, che il passato riesca a connettersi al presente, consenta di decodificarlo e ci spinga a modificarlo

 

“La memoria, affermava Italo Calvino, conta veramente -per gli individui, le collettività, le civiltà- solo se tiene insieme l’impronta del passato e il progetto del futuro, se permette di fare senza dimenticare ciò che si voleva fare, di diventare senza smettere di essere, di essere senza smettere di diventare”. Viviamo in un’epoca in cui i [...]

AUTORE |1 febbraio, 2021|La bussola - giornale on line, Newsletter del lunedì|
  • L'altro virus

L’altro virus

E’ una questione di metodo più che di merito: se il virus del sospetto distrugge la relazione e la fiducia a prescindere dai fatti, ci lasciamo travolgere dalla retorica della rabbia e ci facciamo del male da soli. Se la fiducia non dipende più dall’analisi dei fatti, allora non c’è responsabilità che tenga: nulla ci andrà mai bene e finiremo per isolarci in una solitudine astiosa in attesa di qualche taumaturgo di passaggio

 

Sappiamo bene quanti disagi sta provocando la pandemia. C’è chi piange parenti ed amici che non ci sono più, chi ha perso il suo lavoro e non sa se potrà riaverlo, chi sperava di trovarlo ed ora non sa più neppure dove cercarlo. C’è chi si chiude in casa paralizzato dalla paura e chi non [...]

AUTORE |25 gennaio, 2021|La bussola - giornale on line, Newsletter del lunedì|
  • cordata

Un bene collettivo

La salute -è importante ricordarlo- non è un bene solo individuale, ma è un bene collettivo. Mai come in questa pandemia la natura collettiva della salute è apparsa evidente: salvo murarsi vivi in un eremo riforniti da un elicottero, sappiamo benissimo che l’eventualità di contrarre o non contrarre il virus dipende dai comportamenti degli altri con cui abbiamo relazioni tanto quanto quella degli altri dipende dal nostro comportamento personale. E’ una esperienza emblematica in cui tocchiamo con assoluta evidenza la responsabilità reciproca che abbiamo l’uno dell’altro.

 

Tutti conosciamo il famoso principio “la tua libertà finisce dove inizia la mia”, il problema è capire dove passa la linea di confine. Per essere concreti ed attuali, dove finisce la libertà di chi vuole scegliere se vaccinarsi o no contro il Covid e dove comincia quella di chi non vuole correre il rischio di [...]

AUTORE |18 gennaio, 2021|La bussola - giornale on line, Newsletter del lunedì|
  • Con i piedi sulla-scrivania-di-Nancy-Pelosi

I simboli necessari

La velocità, la capillarità e la moltiplicabilità dell’informazione digitale rendono possibile che notizie false circolino liberamente senza che sia possibile dimostrarne l’infondatezza e finiscano -nella percezione di chi le ha fatte sue- per valere tanto quanto quelle vere. E’ così che una gran parte dei 74 milioni di americani che hanno votato per Trump resterà -malgrado tutte le verifiche e i pronunciamenti dei tribunali- con la granitica convinzione che l’elezione di Biden sia una truffa E che molti siano convinti che il Covid sia solo una normale influenza venduta come pandemia per fare arricchire Amazon e la lobby dei vaccini.

 

I simboli -si sa- sono luoghi, oggetti o persone che assumono significati che vanno oltre la loro natura materiale per “significare” altro: valori, idee e convinzioni condivise da una comunità. I simboli acquistano, per la comunità che li condivide, un valore “sacro”, sia in senso propriamente religioso e trascendente, sia -per estensione- in senso laico [...]

AUTORE |11 gennaio, 2021|La bussola - giornale on line, Newsletter del lunedì|
  • RISK

Il mito del rischio zero

Personalizziamo l’anno uscente, lo rimproveriamo, come se fosse “lui” il responsabile delle cose brutte accadute nel suo trascorrere, confondendo il contenitore con il contenuto perché del contenitore è più facile liberarsi; come se, cambiando nome all’anno, tutto ricominciasse magicamente da zero e scomparissero d’un colpo il Covid, le incertezze, le paure, i problemi

 

Ogni fine dicembre ci auguriamo che il nuovo anno sia migliore del precedente e questa volta l’impresa sembrerebbe piuttosto facile! Di solito tendiamo a rammentare gli eventi più spiacevoli e dolorosi dell’anno trascorso, imputandogli in qualche modo la colpa di averci deluso e tradito. Personalizziamo l’anno uscente, lo rimproveriamo, come se fosse “lui” il responsabile [...]

AUTORE |21 dicembre, 2020|La bussola - giornale on line, Newsletter del lunedì|