Cinque minuti di sincerità
La contrapposizione tra le due impostazioni -che riecheggia la polarità d’altri tempi tra “padroni” e “proletari”- è oggi soprattutto una questione di accenti: nessuna delle due visioni è così miope da negare totalmente le ragioni dell’altra o la necessità di un attivo ruolo “terzo” di garanzia. Anche il più acceso sostenitore della linea liberale ammette la necessità di una distribuzione della ricchezza -sotto forma di welfare alimentato dalla fiscalità- a tutela dei più deboli; così come anche il più acceso sostenitore della linea sociale capisce che nessun welfare sarebbe sostenibile senza la produzione della ricchezza e la creazione di posti di lavoro generati dalla imprenditorialità e dal mercato.
ASCOLTA L’ARTICOLO QUI Gli accadimenti che ci coinvolgono e le decisioni che dobbiamo prendere –da quelle spicciole quotidiane a quelle più serie e determinanti- ci costringono a darci una chiave di lettura, ad adottare una sorta di grammatica che ci permetta di dare un nome, capire e giudicare quello che succede: dobbiamo insomma decidere come [...]