Pasqua, per quanto possibile
Non è la prima guerra e purtroppo non sarà l’ultima, eppure -lo sappiamo- verranno altre pasque in cui riusciremo di nuovo a fare attenzione ai rami di pesco fioriti senza che ci sembrino fuori posto e fuori tempo. La più grande responsabilità non l’abbiamo verso il passato, ma verso il futuro: perché ci sia, perché sia migliore, perché altri verranno dopo di noi e a quel futuro hanno diritto.
Ho ricevuto questa lettera da un mio amico negli Stati Uniti. * Caro Amedeo, quest’anno è difficile farsi gli auguri di Pasqua. Abbiamo ancora negli occhi gli orrori di Bucha e nel cuore la pietà sconsolata per chi li ha subiti e anche -benché di segno opposto- quella sbigottita per chi li ha inflitti. Quest’anno [...]