Né spettatori, né strateghi
Non siamo cinici, ci dispiace sinceramente per tutte quelle persone che in televisione vediamo soffrire, ci rendiamo perfettamente conto che le nostre difficoltà non sono paragonabili a quelle di chi ha perso tutto, tuttavia il prezzo della benzina e della bolletta del gas ci tocca più da vicino dell’assedio di Mariupol, del quale -al netto del trasporto emotivo- siamo sostanzialmente spettatori, mentre dall’aumento delle bollette siamo coinvolti di persona e non ci basta il telecomando per cambiare argomento.
Questa guerra ci sembra più grave di altre perché è più vicina e ha protagonisti e luoghi più simili a noi. Davanti alle terribili immagini dei bombardamenti, dei morti e dei profughi, il nostro bisogno di informarci per seguire gli sviluppi degli eventi ci dà l’impressione di partecipare, quasi di interagire empaticamente con quelle persone [...]