Il nostro amico Giovanni Paolo Fontana è l’autore della simpatica canzone che ha vinto lo Zecchino d’oro 2014.  La canzone si intitola “Chi ha paura del buio” e la potete ascoltare QUI.

Complimenti a Giovanni Paolo per la sua creatività e soprattutto per la sua capacità di riuscire a vedere il mondo con gli occhi disincantati dei bambini.

Un passaggio del testo recita: “Sono grande e i bambini alla mia età non han certo più paura per un po’ di oscurità, ma capisco chi è più piccolo di me e ogni notte si domanda dentro al buio cosa c’è! Cosa c’è?”

A domandarsi “Dentro al buio cosa c’è?” non sono oggi solo i bambini, la paura sta gradualmente permeando l’ambiente in cui viviamo come una droga che richiede ogni giorno dosi crescenti per continuare a fare effetto.

Non mancano certo ragioni obiettive di preoccupazione, ma sempre più spesso queste invece di stimolare una analisi più approfondita, un rigoroso pragmatismo e un maggiore impegno, finiscono per annegare in un mare di paure dai contorni confusi e nella melma del “si stava meglio quando si stava peggio”. La paura è utile quando diventa la molla per superare se stessa, diversamente ha solo dannosi effetti paralizzanti.

Uno dei due interpreti della canzone è un ragazzino piccolo, un po’ impertinente, ed ogni volta che il coro chiede “Chi ha paura del buio?”  risponde inevitabilmente “Io no!”.

Ecco, non saprei dire esattamente perché, ma mi è simpatico.