Non serve troppa immaginazione per capire lo stato d’animo di tanti concittadini nei confronti della politica.
Tra le tante lettere giunte a commento delle primarie per il segretario del PD Lazio, vi riporto solo uno stralcio dalla lettera di una giovane e combattiva consigliera comunale e due domande di un anonimo amico.

La consigliera:
“Ieri qui c’é stato un direttivo brutto, molto brutto.
Il PD muore, muore perché ha paura di dibattere, muore perché le persone non sono migliori del centro destra, muore perché chi dissente viene additato come nemico ed anche invitato a dimettersi. Muore perché vuole controllare mettendo nel partito familiari che garantiscano il silenzio sull’operato delle amministrazioni…
Muore perché non fa quello che dice e perché questo iato si fa canyon.
Muore perché non riconosce le diverse posizioni ma afferma le correnti che sono posizioni di potere.
Amedeo tu continui a dire: “allora che fare?” Beh, penso che la battaglia interna non sia neanche più meritata, che non meritino il mio tempo e la mia attenzione, il mio dolore.”

Le domande:
1.    non sarebbe (più) forte il messaggio di chi dicesse chiaramente: non porto acqua a questo mulino, vedetevela voi, se non capite come deve cambiare il partito non capirete come deve cambiare il Paese ed io scuoto contro di voi la polvere dai miei calzari? Non scuoterebbe (di più) l’esplicito  abbandono  della  linea?
2.    Non sarebbe (più) forte il messaggio di chi (avendone le energie, la passione e la conoscenza) dicesse: l’acqua  la  porto al mulino delle cose che possono far cambiare il paese dal basso, dalla società confusa depressa e bisognosa di aiuto e di capacità di auto-comprensione, non a chi è spinto solo dall’ansia di autoconservarsi, come se nulla fosse accaduto?

Potrei facilmente rispondere ribadendo la necessità di impegnarsi a cambiare le cose dall’interno. Io ne sono convinto; ma suonerebbe come una moralistica esortazione e limitarsi a constatare che ‘questo passa il convento’ è davvero troppo “moscia” come motivazione…
Poiché non mi sento un profeta per tutte le stagioni chiedo a tutti di darmi una mano a ragionare. Chi mi aiuta a rispondere?

Buona settimana.
Amedeo Piva