Tre domande, sempre le stesse, a cui troppo spesso, però, dimentichiamo di rispondere. Oppure, per pigrizia, crediamo che le risposte date bastino, una volta per sempre. Ma davvero qualcuno può pensare che le vecchie risposte continuino ad essere valide? Non è mai così, o almeno, non è mai del tutto così. Panta rei, niente è mai come è stato.

Chi siamo? Non siamo fossili, immobili e immutabili. Siamo quelli di ieri, più il sedimento delle nostre nuove esperienze, degli incontri e delle riflessioni, più le trasformazioni che quel sedimento ha prodotto su di noi, giorno dopo giorno.

Da dove veniamo? Se per ciascuno di noi l’origine prima è sempre la stessa, per definizione statica è immodificabile, per tutti cambia in continuazione il nostro essere nel tempo, in relazione agli altri e all’altro, al procedere del nostro percorso umano e al mutare dei contesti storici. La storia degli ultimi anni ci ha visti su fronti persino contrapposti, in dialettica tra loro. La storia degli ultimi anni ha avuto accelerazioni improvvise, stravolgimenti, crolli di ideologie, macerie e nuovi miraggi, diaspore, conversioni, inversioni ad U. Chiediamoci quel che davvero conta. Da dove veniamo? Fedeltà ai valori, a-temporali, ma anche capacità di interpretarli e renderli vivi al mutare dei contesti.

Dove andiamo? Dobbiamo interrogarci se gli obiettivi di ieri sono, in tutto e per tutto, quelli di oggi e se il cammino intrapreso è davvero coerente a quegli obiettivi. Dobbiamo comprendere o confermare il fine, la meta (il telos, diremmo con ricordi di filosofia) a cui tendiamo e, ad esso, conformare le nostre azioni. O ancora, – più in piccolo – fissato l’obiettivo remoto, dobbiamo chiederci se le strategie adottate siano davvero giuste. Se sia meglio viaggiare su un’autostrada ampia e veloce ma congestionata oppure approfittare della viabilità alternativa di piccole ma semideserte strade di campagna. Se il mezzo scelto è davvero il migliore per raggiungere il nostro fine. Se dobbiamo essere pragmatici, e quanto. Se siamo in buona compagnia…

Proprio per riproporci questi interrogativi e tentare di darci delle risposte insieme ci ritroveremo giovedì prossimo alle 18,30 in via del Collegio Romano 1.

I NOSTRI INCONTRI

Giovedì 20 alle ore 18,30 (Via del Collegio Romano 1):
Chi siamo, da dove veniamo, dove andiamo ?

Prima di qualunque programmazione vale la pena riproporci le fatidiche tre domande.
È quanto faremo tra vecchi e nuovi amici (Praxis, Amici per la Città, Associazione 360°) aggiornandoci sulla situazione politica e ridefinendo mete, percorsi e strategie.
Introduce: Gianni Del Bufalo.

FIUGGI 10-11 Luglio 2010
Il seminario di PRAXIS 2010 in collaborazione con l’Associazione 360°:
“RIMETTERE A FUOCO METE E PERCORSI”

Nel sito la bozza del programma.
Parteciperanno: Enrico Letta, Gianni Pittella (Vice Presidente Parlamento Europeo), Pietro Giordano (Segretario Nazionale Adiconsum), Claudio Di Berardino (Segretario Generale CGIL Roma e Lazio).
Fissate la data nella vostra agenda. Nei prossimi giorni avrete notizie più puntuali.

Assemblea di Amici per la Città
Giovedì 29 aprile si è svolta l’Assemblea dell’associazione Amici per la Città. Si è approvato il bilancio 2009, il piano di attività, sono stati rinnovati gli incarichi.
Le nuove cariche sono così distribuite: presidente Stefano Di Placido, vice presidente Luana Bucalossi Fontana, segretario Francesco Strinasacchi, tesoriere Gianni Del Bufalo.

SEGNALIAMO

UN RAPPORTO…
I MINORI PRESENTI NELLE STRUTTURE RESIDENZIALI DEL LAZIO – REPORT 2009

di Francesco Alvaro, Garante dell’Infanzia e dell’Adolescenza della Regione Lazio.
“La disponibilità all’ascolto e l’attenzione alle necessità che nei modi più disparati vengono espressi dal mondo dei minori devono farci riflettere sulla qualità e le modalità delle relazioni tra adulti e minori, per ricercare in ogni momento possibile del processo educativo e di formazione spazi ed opportunità concrete di partecipazione e di coinvolgimento da parte dei giovani, specie quando si tratta di decidere di progetti e di piani di intervento che riguardano direttamente il loro futuro.”

UN ARTICOLO…
QUALE DEMOCRAZIA PER I CATTOLICI ITALIANI? VERSO UN NUOVO IMPEGNO POLITICO
, di Francesco Occhetta S.I.
“La crisi che attraversa la politica sta riaccendendo nel mondo cattolico «il desiderio di esserci». L’orizzonte verso cui incamminarsi richiede però un impegno comune di tutte le anime che lo compongono. Non si tratta di rifondare un partito «di cattolici» ma di avere un progetto comune «tra cattolici» che difenda le condizioni della democrazia partecipativa: l’agire politico nella legalità, i princìpi di uguaglianza, di solidarietà, di sussidiarietà e la corretta rappresentatività. Per la tradizione cattolica infatti la «democrazia sostanziale» non può limitarsi ad essere considerata un metodo, ma è soprattutto un valore. Infine un nuovo periodo costituente potrà riaprirsi solamente se si recupera l’ispirazione valoriale su cui si fonda la Costituzione” (La Civiltà Cattolica, Quaderno N°3837 del 01/05/2010).

Buona settimana.
Amedeo Piva