Voglio ripartire dal punto 3 del mio ultimo contributo prima delle elezioni (LINK) dove per il dopo elezioni prevedevo ingovernabilità, Renzi prossimo segretario PD e futuro Presidente del Consiglio.
Scrivevo:
…..
3 –Cosa succederà domani.
Un governo siffatto avrà vita medio/breve. Immagino due anni, non di più. Sarà un governo PD-SEL con appoggio esterno del Centro? Ipotesi più probabile se Bersani e Monti vorranno rispettare la parola. Sarà un governo Centro-PD? Se Bersani preferirà rompere con l’alleato SEL. In ogni caso sarà un governo a termine, di ordinaria manutenzione , un governo di scopo con al centro la nuova legge elettorale, il conflitto d’interessi, una riforma del sistema radiotelevisivo, del falso in bilancio e l’abolizione di qualche legge ad personam, una nuova presidenza della Repubblica, qualche ritocco costituzionale sul numero dei parlamentari, la provincie, rivisitazione di qualche spreco, poi di nuovo tutti al voto. Ma Bersani, incapace di far vincere il PD in questa campagna elettorale, che pure lo ha visto per tanti mesi favorito, lascerà la segreteria a Renzi. Il nuovo PD di Renzi si presenterà alle prossime elezioni 2015 da solo e otterrà quasi il 55% dei voti. Ma quale sarà la politica del futuro governo Renzi….? Nessuno lo sa, nemmeno lui, almeno per ora.
Dove mi sbagliavo? Mi sbagliavo nell’aver messo Monti come elemento centrale all’interno dell’alleanza post elettorale. Mi sbagliavo perché mi riferivo ai sondaggi. Ma quando sono stato a Piazza S. Giovanni a verificare di persona cosa fosse il Movimento 5 Stelle, avevo già capito l’errore, avevo capito che avrebbero vinto le elezioni. Ero stato poco prima alla chiusura della campagna del PD con Zingaretti e Bersani all’Ambra Jovinelli. Già la scelta di una sede angusta come quella, che andava bene più a una festa di laurea, che ad una manifestazione elettorale di tale portata, mi aveva lasciato interdetto, facendo capire che si stava sulla difensiva, chiusi al proprio interno e non aperti all’esterno. Poi più mi guardavo intorno e più capivo di essere io a 58 anni il più giovane tra i presenti. I pochi giovani erano esibiti nelle prime file come animali protetti. In tutto tre o quattro migliaia di persone sì e no.
Successivamente a piedi sono andato a san Giovanni. Piazza a me cara per tanti anni di militanza sindacale e politica fin dai tempi di Berlinguer, della lotta contro il franchismo, della protesta per l’abolizione della scala mobile, e via via. San Giovanni è una piazza che ha fotografato l’evoluzione di un Paese. E quella che ho trovato era una piazza stracolma e fitta di persone di tutte le età, di tutti i ceti sociali, veramente una piazza interclassista: lì ho capito con i soli sensi (vista e udito) il fenomeno 5 Stelle e ho capito che avrebbero vinto, e che loro e non Monti sarebbero stati i prossimi interlocutori. Certo lo speravo in un contesto di vittoria anche al Senato.
Ho anche capito però dai messaggi provenienti dal palco e dai presenti che non sarebbe stato facile trovare accordi, forse anzi impossibile. Lo slogan: Bersani, Berlusconi ci avete rotto i coglioni! era il più gettonato. Già lì si capiva che un’alleanza sarebbe stata rifiutata.
Voglio quindi rettificare il mio precedente scritto:
3- Cosa succederà domani.
Succederà che il tentativo di Bersani fallirà. Che Bersani, perse-non vinte le elezioni e conclusa con un fallimento la sua esplorazione con M5Selle per dar vita ad un governo, si dimetterà. Ci sarà comunque un governo di scopo (di minoranza? Del Presidente? Con Monti e qualche transfuga da PDL e qualche grillino pentito?). Le elezioni saranno comunque vicine e inevitabili (entro l’anno o entro un anno), fatta la legge elettorale sul modello francese. Ci saranno le primarie e vincerà Renzi con un ticket con Enrico Letta, l’unico in grado ci essere complementare e aggiungere serietà economica alle intuizioni efficaci da un punto di vista comunicativo, ma un po’ populiste del sindaco di Firenze.
Ciò non eviterà al Comune di Roma di avere per il prossimo mandato un sindaco grillino.
Questo anno di governo di scopo scompaginerà le carte e le alleanze. La presenza di Renzi farà vacillare Berlusconi, già colpito da nuove e gravi condanne giudiziarie. Il PDL diretto da Alfano non si dimostrerà all’altezza di confermare i consensi avuti. Il PD di Renzi avrà la maggioranza sia al Senato che alla Camera. Il Centro resterà più o meno al livello di pura testimonianza. Il Movimento 5 Stelle confermerà la sua forza, ma con una diversa composizione interna: la parte più “politica” rientrerà nel centrosinistra, e sarà rimpiazzata dalla parte più populista e qualunquista in uscita dal PDL e dalla Lega, che arriverà ai minimi storici.
E visto che ci siamo e che non costa nulla fantasticare: il nuovo Papa sarà Sudamericano, il nuovo Presidente della Repubblica una donna …
Prendete tutto ciò per quello che sono … cioè sogni di un cinquantottenne stanco e un po’ depresso, come diceva Amedeo nella news .