Strano popolo gli italiani. Tutte le volte che si accorgono, in ritardo, che qualcosa non funziona giustamente vogliono cambiare. Ma vogliono cambiare tutto. Non si sono ancora convinti che cambiare tutto porta al risultato che alla fine non migliora niente e si ricomincia invariabilmente come prima.

È successo con l’uccisione della DC e la nascita del PP e poi, cancellato il PP, con la stagione della Margherita. E una volta recisa la Margherita, ecco il PD.

A fianco, lo stesso è accaduto con la sequenza PCI – PDS – DS – PD.  E ora qualcuno vorrebbe cambiare di nuovo tutto, magari con una bella lista civica. Per ricominciare da capo…

Già a suo tempo Berlusconi aveva catturato quest’ansia distruttiva degli italiani e vi aveva posto rimedio con il suo “nuovo miracolo italiano”. All’insegna del “cambiamo tutto”, a partire dal vecchio mondo della politica. Ed ecco allora la nuova forza dell’Italia, rappresentata da manager e imprenditori. A colpi di spot televisivi l’ex premier ci ha poi spiegato bene come questi nuovi “non politici” di Forza Italia rappresentassero il “tutto nuovo” che avrebbe salvato il paese. E veramente è cambiato tutto. Infatti tutto è peggiorato e ne paghiamo ancora le conseguenze.

Ora c’è Grillo che raccoglie il risentimento delle masse. E anche lui vuole cambiare tutto. Non più con manager e imprenditori, ma con giovani e generosi garibaldini. E la sua spada non è la TV ma, più al passo con i tempi, il Web.

Tanti italiani sono entusiasti del “cambiare tutto” di Grillo, non ancora sufficientemente provati dalla cura di Berlusconi.

Io sto a fianco di coloro che, più modestamente, quando vedono che qualcosa è rotto cercano di aggiustarlo. Mi fido di più di un usato sicuro che di tanti prodotti all’apparenza nuovi: siano questi di plastica o, ancor più insicuri, virtuali.

Siamo tutti bravi a buttare via. Dà anche una certa soddisfazione liberatoria. Ma chi vuole contribuire davvero a migliorare una realtà, si rimbocca le maniche, stringe i bulloni e avanti tutta.

SEGNALIAMO…

Mercoledì 27 giugno alle 10.30 l’incontro “LE USCITE POSSIBILI”, organizzato dal CENSIS. Un’iniziativa di metà anno per discutere e approfondire i temi della società italiana. Intervengono Giuseppe Roma Direttore Generale Censis, Giuliano AmatoPresidente Istituto della Enciclopedia Italiana, Giuliano Ferrara Direttore Il Foglio, Massimo Franco Editorialista Corriere della Sera, Antonio Pedone Ordinario di Scienze delle Finanze Università Sapienza di Roma, Mario SarcinelliPresidente Dexia Crediop, Giuseppe De RitaPresidente Censis.

CENSIS – Piazza di Novella, 2 – Roma.

Per informazioni: Fondazione Censis, tel. 06 860911 – 334 6100951

Buona settimana.

Amedeo Piva