Lo sforzo di Papa Wojtyla nel proclamare la pace è senza sosta. Dall?inizio del 2004 sono diversi gli episodi registrati dalle cronache, a partire dal tradizionale messaggio per la Giornata mondiale della pace del primo gennaio. L?ultimo episodio, quello di sabato 31 gennaio con i giovani del Sermig di Torino merita una breve riflessione.
Diecimila giovani di tutte le parti di Italia hanno raggiunto Roma per parlare con il Pontefice sul tema: ?La pace vincerà se dialoghiamo?. Sono i ragazzi vicini alla figura di Ernesto Olivero, storico fondatore del Servizio Missionario Giovani, il Sermig.
Dopo l?incontro mondiale dei giovani dell?ottobre 2002 a Torino, i ragazzi dell??Arsenale della Pace? hanno ribadito il loro impegno per la pace di fronte a vescovi, uomini politici e alti prelati (come il Cardinale Sodano e il Presidente del Pontificio Consiglio Giustizia Pace Renato Martino).
Una festa di musica e parole, in cui per la prima volta l?orchestra e il coro dell?Arsenale della Pace hanno intonato le note della ?Messa per Giovanni Paolo II?, composta proprio dal Fondatore del Sermig e musicata appositamente per i venticinque anni di pontificato di Carol Wojtyla. Guardando negli occhi questi giovani volti il Papa ha ribadito che la pace poiché ?è possibile, è anche doverosa? e ha rivolto il suo pensiero a tutti i giovani che nel mondo lavorano ?per una terra amica dove nessuno sia straniero e tutti siano uniti al servizio della giustizia e della pace?.
L?impegno dei giovani del Sermig dimostra come la pace sia una priorità costante per i cattolici. Un impegno che è sforzo di educazione, di comunicazione e di fratellanza. Ernesto Olivero vive questa realtà dal 1964, quando iniziò senza soldi e con tanta speranza l?avventura del Sermig. La tenacia e la fiducia nell?uomo lo hanno portato a gestire un vero e proprio ?impero del bene?, con iniziative e missioni in tre continenti. ?Fondare è credere, senza pensare se quel fai durerà? disse lo stesso Olivero in una conferenza di alcuni anni fa, dove sottolineò che la crescita dei giovani non si ottiene ?solo con i no, ma anche con le occasioni di studio e lavoro, con i sì?. É in questa spinta tra ideali e pragmatismo, tra servizio e spiritualità che si può capire il successo e l?attualità di Ernesto Olivero, un uomo che nutre grande speranza nei giovani e dice sempre: ?quando l?allievo è pronto, arriva sempre il maestro?
E lontano dal clamore dei grandi raduni, l?impegno per la pace resta una fondamentale prospettiva sociale: far circolare un vero sentimento di pace è il primo passo per costruire una società più giusta e solidale. Essere operatori di pace oggi significa favorire lo scambio delle idee e delle opinioni su di essa, recuperando le testimonianze dei protagonisti di ieri e di oggi. In questo senso un? occasione per parlare di pace e riflettere sul dialogo interreligioso sarà la versione musicale il prossimo 14 febbraio del ?Cantico dei cantici?, libro della Bibbia comune ad Ebrei e Cristiani. Alle ore 17.30 nella Chiesa dell?Ara Coeli in Roma gli attori Flavio Bucci e Claudia Koll insieme all?orchestra filarmonica di Lublino leggeranno passi del libro ed eseguiranno una partitura appositamente scritta per l?occasione. L?evento, realizzato dalle Acli e dall?Unione delle Comunità ebraiche è un ulteriore sforzo per avvicinare Cristiani ed Ebrei attorno ai temi e ai luoghi della pace. In questo senso Lublino è una città-simbolo per entrambe le religioni: sede dell?unica università cattolica oltre cortina ai tempi del comunismo e sede di uno dei più grandi campi di sterminio nazisti. L?ingresso è gratuito.

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