VII MUNICIPIO: In questa settimana verrà votata l?istituzione della consulta della cultura proposta dal presidente della commissione Cecilia Fannunza.

?Data l?esperienza della scorsa legislatura ? spiega Cecilia ? che ha convocato la consulta per la cultura una sola volta e praticamente a ridosso delle elezioni, vorrei che la nuova consulta nascesse già in questi primi mesi, tenendo anche conto di una forte richiesta proveniente dalle associazioni presenti sul territorio e dal Forum Roma 7. Con l?assessore ? continua Cecilia ? abbiamo concordato un piano di finanziamento basato su aree tematiche e orientato a coprire le richieste di tutte le fasce di età, con una particolare attenzione rivolta al mondo della scuola e alle strutture che lavorano con i ragazzi portatori di handicap?.

XVI MUNICIPIO: Dopo l?incontro di sabato mattina in Campidoglio, Raffaele Scamardì racconta nei dettagli la vicenda di Casal Lumbroso, dove lo scorso venerdì i residenti hanno bloccato per alcune ore il GRA in segno di protesta contro il trasferimento delle famiglie sgomberate dal IX ponte del Laurentino 38.

?Da un certo punto di vista ? ha osservato Raffaele Scamardì ? l?allarme scattato tra gli abitanti di Casal Lumbroso è comprensibile, considerando le informazioni distorte che erano circolate nelle ore precedenti la manifestazione. Si parlava infatti di una vera e propria invasione di rom provenienti dal campo nomadi del Laurentino, ai quali sarebbero state concesse oltre 300 sistemazioni nel quartiere. In questo quadro, le dimissioni di alcuni consiglieri, per quanto ufficiose, hanno dato fondamento alla notizia, offrendo di fatto copertura politica alla protesta dei cittadini.
Sabato mattina ? continua Scamardì ? nell?incontro che si è tenuto in Campidoglio, abbiamo tuttavia appreso una situazione parzialmente diversa: i nuclei familiari che verranno trasferiti nel residence del vicolo di Casal Lumbroso, affittato dal Comune a questo scopo, sono complessivamente 46, di cui 23 bambini, aventi tutti diritto all?assistenza alloggiativa?.
Luca Odevaine ha ammesso che il vuoto di comunicazione con la popolazione residente è stato dettato dal timore di innescare un conflitto che avrebbe potuto impedire la risoluzione dell?emergenza. Ma ha anche rassicurato la delegazione sul fatto che l?amministrazione comunale non ha intenzione di ripetere esperienze analoghe a quella del residence di via Bravetta dove, proprio la concentrazione di situazioni di disagio abitativo, ha finito con l?acuire conflitti e problematiche sociali.
Appresa in dettaglio la situazione, lo stesso Richy Tognazzi, che risiede nella zona e che venerdì pomeriggio era sceso in protesta come la maggior parte degli abitanti, ha assicurato che da parte dei residenti ?non c?è la minima intenzione di trasformare la vicenda in una guerra tra ricchi e poveri?, ma anzi di mobilitare tutti i mezzi necessari per favorire l?integrazione della popolazione.
A riguardo, il consigliere Scamardì ha voluto comunque sottolineare che ?La protesta è stata cavalcata ed anzi fomentata da diversi esponenti politici della destra municipale e capitolina, che da tempo sembrano ormai aver perso quel senso di responsabilità che dovrebbe sempre e comunque ispirare l?azione politica. Che cos?è infatti la politica se non un luogo di mediazione e di risoluzione dei conflitti??.
?Sul territorio ? conclude Scamardì ? si assiste ad una cieca emulazione di ciò che accade del resto a livello nazionale, dove le destre interpretano il loro ruolo di oppositori esclusivamente come una missione di disturbo e di generazione di conflitti, politici ma anche sociali?.

XIX MUNICIPIO: La consigliera aggiunta Eva Alejos Ocrospoma avanza la proposta di uno sportello informativo per la popolazione extracomunitaria residente nel municipio. Diversi mediatori culturali hanno dato la loro disponibilità per lavorarvi gratuitamente in fase sperimentale.

La maggioranza dei cittadini extracomunitari ? osserva Eva ? vive in una situazione di smarrimento soprattutto per quanto riguarda le pratiche necessarie per ottenere o rinnovare il permesso di soggiorno. Esistono talvolta vere e proprie barriere informative davanti agli stranieri, a cui le associazioni cercano di far fronte come possono, per esempio attivando servizi di sportello una, al massimo due volte alla settimane. Serve però ? insiste Eva ? uno sportello aperto stabilmente al pubblico, dove impiegare personale esperto e preparato. La mia proposta è quella di attivare da subito in via sperimentale uno sportello nel municipio, per arrivare in seguito ad una struttura più stabile. Diversi mediatori culturali mi hanno dato la loro disponibilità per collaborare inizialmente al progetto anche come volontari?.