LEGGI GLI INTERVENTI DI LAURA SALES, FEDERICA RAMPINI, CECILIA FANNUNZA

MUNICIPIO II : Il II Municipio sembra ormai essere giunto ad un punto di svolta sulla questione dei mercati rionali. Dopo anni di discussioni, diatribe e ricorsi, che hanno visto su fronti opposti operatori, commercianti e cittadini, la linea intrapresa dall?amministrazione Bottini sembra proprio essere quella della regolarizzazione. ?Le maggiori preoccupazioni ? evidenzia però la consigliera Laura Sales ? vanno ai quartieri e alle famiglie che inevitabilmente si vedranno private di una risorsa di fondamentale importanza per la loro vita. Sono circa dieci gli operatori, e dunque le famiglie, che in questi anni hanno vissuto in una condizione di semi-abusivismo all?interno del mercato di XVII Olimpiade, e che oggi si vedono costretti ad abbandonare questo spazio. Stiamo inoltre parlando non solo di un mercato storico, ma anche di uno dei punti più forniti della capitale, molto conosciuto e apprezzato per la varietà e qualità delle sue merci, che potrebbero risentire ora negativamente di un?eventuale riduzione degli spazi?. Sorte non molto diversa toccherà anche al mercato di via Fara Sabina che, entro settembre, dovrà essere trasferito su via Stimigliano: ?In un territorio abitato per buona parte da anziani, il trasferimento di un mercato rappresenta sempre un piccolo trauma per i quartieri, che spesso sono cresciuti proprio in sua corrispondenza. La sistemazione di via Stimigliano pone anch?essa un problema di spazi: i cosiddetti ?rotazionali?, ovvero gli ambulanti, non potranno infatti usufruire della nuova piazza e saranno dirottati su viale Somalia, determinando una riduzione e una sorta di smembramento del mercato?. Ma anche gli operatori che avranno diritto a sistemarsi in via Stimigliano saranno comunque soggetti a una situazione di semi mobilità, dato che non sarà più possibile occupare il suolo pubblico con strutture permanenti. Si consentirà così agli operatori ecologici di mantenere in buone condizioni la strada e di permettere la circolazione del traffico almeno nella seconda parte della giornata.

IV MUNICIPIO: E? ufficiale, il quarto Municipio non avrà un registro delle unioni civili. Nonostante l?ostinazione del presidente Alessandro Cardente, le resistenze da subito riscontrate dall?atto in Consiglio municipale, alla fine hanno avuto la meglio. ?I numeri per approvare la delibera presentata dal Presidente non ci sono mai stati ? ha spiegato Federica Rampini, capogruppo dell?Ulivo – In maggioranza molte forze politiche hanno peraltro sempre dubitato dell?opportunità di presentare un atto anticipando di fatto la legge nazionale?. Nella seduta dello scorso lunedì si sono infatti fermati a sei i voti favorevoli alla proposta di Cardente, contro i nove necessari per dare seguito al provvedimento. ?Consapevoli della difficoltà che il registro avrebbe sicuramente incontrato in votazione, come Ulivo abbiamo deciso di presentare un ordine del giorno incidentale alla delibera, in cui si esprimeva sia l?opportunità di informare e sensibilizzare il territorio sul tema delle coppie di fatto, sia la necessità di accelerare l?iter parlamentare del disegno di legge Bindi Pollastrini. La bocciatura di questo secondo atto di indirizzo, a causa dell?irrigidimento della posizione del gruppo dei Verdi, indica a mio avviso una mancanza di volontà di mediare su un tema delicato, sul quale l?amministrazione territoriale ha scarse o nessuna competenza?. E non a caso, il gruppo dell?Ulivo aveva chiesto di non portare in aula la delibera che, già due settimane fa, era stata rimandata in commissione su una pregiudiziale di legittimità. ?Noi consiglieri della Margherita ? ha spiegato ancora la Rampini – abbiamo ritenuto opportuno non restare in aula a votare contro il nostro presidente, o peggio contro i Dico?. Eventuali esiti di quella che si profila ormai come una vera e propria crisi politica, sono tuttavia attesi dal prossimo tavolo cittadino convocato con urgenza dallo stesso presidente Cardente.

MUNICIPIO VII: Con soli otto voti, in un?animosa seduta di Consiglio, il IV Municipio ha espresso mercoledì parere favorevole al piano di zona 167 previsto per il quartiere di Tor Tre Teste. Ma a salvare la maggioranza è stato il voto di un consigliere di Alleanza Nazionale, che con l?Ulivo ha votato un intervento di edilizia popolare che porterà sul mercato immobiliare 150 nuovi appartamenti a condizioni agevolate. ?È impensabile ? commenta Cecilia Fannunza a margine della seduta ? che forze di sinistra come Verdi, Rifondazione Comunista e Sinistra Democratica, si siano dichiarati contrari ad un intervento che mira ad avvantaggiare proprio le fasce più deboli del territorio, e in maniera particolare le giovani coppie che hanno sempre più difficoltà ad acquistare una casa a prezzo di mercato. Le ragioni? A parere di questi consiglieri questo sarebbe l?ennesimo provvedimento calato dall?alto, dietro cui ci sarebbero addirittura interessi e connivenze comuni all?Ulivo e all?opposizione. Non solo: si chiede il blocco totale dell?edilizia fino a quando non saranno risolti i problemi del traffico e della viabilità, ma soprattutto sino a quando l?amministrazione comunale non farà scelte concrete a favore del decentramento?. Posizioni dunque che hanno tutta l?aria di un vero e proprio ricatto politico, operato da forze relativamente poco rappresentative ai danni della stabilità e della governabilità del territorio. ?All?interno del Consiglio si sono praticamente venute a creare due maggioranze ? evidenzia la Fannunza ? Una composta dall?Ulivo e l?altra dalle forze dell?estrema sinistra che, sempre più spesso, si trovano a votare con l?Udeur, paralizzando di fatto i lavori dell?aula. Una situazione insostenibile: ci troviamo in un regime di dittatura della minoranza, che sta facendo dell?antipolitica la propria linea di governo. Si è arrivati sino ad auspicare la chiusura dei municipi, organismi ritenuti inutili e dunque superflui. Mi chiedo davvero dove ci porterà la ?politica del no? preventivo, messa in atto da una sinistra più di lotta che di governo che, a livello territoriale, riproduce le stesse dinamiche messe in campo a livello nazionale. Intanto le emergenze rimangono e il Paese si ferma?.