Giornali e riviste certo, ma anche libri, dvd, corsi di lingua, dizionari, tomi di enciclopedie e gadget. Le nostre edicole somigliano sempre più spesso a bazar commerciali. Finisce così che locandine e cartelloni pubblicitari di ogni forma e dimensione invadono disordinatamente marciapiedi e piazze, spesso ben oltre i limiti della concessione di suolo pubblico.

Una situazione che per gli oltre mille edicolanti romani è tuttavia destinata a cambiare, e in breve tempo. Dopo essere rimasta per mesi all?ordine dei lavori dell?aula, il Consiglio Comunale ha approvato giovedì la delibera che riscrive le norme in materia di esposizione pubblicitaria e pubbliche affissioni. La soluzione individuata è quella dei ?totem?, appositi manufatti costituiti da tre facciate espositive, di cui due dedicate alla pubblicità editoriale, mentre una terza riservata, a titolo gratuito, alla comunicazione istituzionale del Comune e del Municipio di appartenenza. Previa concessione del suolo pubblico, i totem dovranno essere collocati ad una distanza non superiore a 10 metri dall?edicola. A stabilirne forma, dimensioni e materiali sarà la stessa amministrazione capitolina, attraverso un apposito concorso di progettazione che dovrà tener conto dell?ambiente urbano circostante, nonché delle norme dettate in materia dalla soprintendenza.
“Grazie a questa delibera – ha spiegato il consigliere Roberto Giulioli (Sd), primo firmatario e promotore dell?atto – vogliamo favorire il controllo della pubblicità abusiva e dare agli edicolanti la possibilità di aumentare le entrate, visto il calo di vendite causato dalla diffusione di stampa gratuita”. Per il momento però saranno proprio i titolari delle edicole a dover affrontare il primo investimento, poiché ?i Totem ? si legge nel regolamento – saranno installati a cura e spese degli edicolanti?; unico sconto ?la facoltà di concedere in locazione gli spazi relativi agli editori”.