Alla fine è stato il presidente dell?aula Giulio Cesare Mirko Coratti a nominare il nuovo Difensore Civico e il presidente dell?Agenzia per il controllo e la qualità dei servizi pubblici di Roma. Una decisione che arriva dopo dieci mesi trascorsi dalla data prevista per il rinnovo della carica del difensore civico (che tornerà ad essere ricoperta dall?avvocato Ottavio Marotta (77 anni), e a due mesi dalla destituzione degli incarichi dell?Agenzia, alla cui presidenza nel fine settimana è stato designato Paolo Leon (72 anni), affiancato da Claudio Santini e Sergio Migliorini. Se tra i banchi consiliari c?è chi non ha mancato di indicare questo come un sopruso ai danni delle prerogative e dell?autorità dell?assemblea eletta dai cittadini, è certamente vero che, per mesi, è stato pressoché impossibile raggiungere in aula il numero legale sufficiente per l?elezione del difensore, la cui carica è rimasta vacante dallo scorso agosto.
E qualche riflessione, questa lunga attesa, deve per forza suscitarla. Soprattutto perché le posizioni ricoperte dal difensore civico da un lato e dall?Autorithy dall?altro, rappresentano proprio, seppur in modi diversi, organismi di tutela e di garanzia per i cittadini.
Per statuto, il difensore civico è infatti ?garante dell?imparzialità e del buon andamento dell?Amministrazione Comunale?, in quanto ?organo di tutela e difesa degli appartenenti alla comunità cittadina?. Tra le sue funzioni c?è infatti quella di segnalare disfunzioni, ritardi, carenze o abusi dell?Amministrazione, anche grazie ad un preventivo controllo sugli atti; nonché quella di dirimere eventuali controversie extra-giuristizionali che possono insorgere appunto tra amministrazione e cittadini. Il difensore civico è pertanto definito come ?l?espressione della democrazia civica e municipale?, tanto che in diversi comuni italiani, di minore entità numerica, risulta eletto in forma diretta.

L?Agenzia per il controllo e la qualità dei servizi nasce a Roma nel 2002, con il preciso scopo di contribuire a migliorare l?efficienza e la qualità dei servizi pubblici locali. Attraverso una costante attività di monitoraggio sul territorio, rientra tra sue prerogative svolgere funzioni di supporto conoscitivo, tecnico e propositivo nei confronti del Consiglio Comunale. Ma anche garantire un?informazione documentata e tempestiva sullo stato dei servizi pubblici, fornendo così ai cittadini uno strumento grazie al quale valutare l?operato dell?amministrazione su settori che concorrono in maniera decisiva alla definizione della qualità della vita cittadina.
Per quanto si voglia minimizzare l?operato di questi organismi all?interno del complicato assetto di governance della capitale, la lentezza con cui il Consiglio comunale si è mosso in queste vicende rimane un fatto di inadempienza, più o meno grave che lo si voglia ritenere. Ma che appare tanto più degna di nota in un momento in cui si susseguono allarmi e allarmismi riguardo alla crisi della politica italiana, che contempla tra le sue cause (e le sue conseguenze), proprio l?acuirsi della distanza tra cittadino e istituzioni. Se davvero esiste una volontà di diminuire questa distanza, di combattere quel diffuso atteggiamento di diffidenza che va sotto il nome di antipolitica, perché tanto disinteresse verso organi che hanno propriamente una funzione di ponte tra centri decisionali e periferia? Tra amministratori e amministrati? Tra cittadini e politica?
Pochi giorni fa, un cospicuo gruppo di ?minisindaci?, ossia i presidenti di diversi Municipi romani, si sono guadagnati un certo spazio nelle pagine di cronaca romana chiedendo al sindaco e all?assessore al Personale Lucio D?Ubaldo di ri-aprire la discussione sullo spinoso tema del ?decentramento?. Pare che l?apposita consulta tornerà a riunirsi, dopo sei anni, il prossimo luglio.

Con il rischio di apparire inclementi con il così detto ?modello Roma?, che della partecipazione ha fatto il proprio vessillo politico, può valere la pena ricordare che il recupero del coinvolgimento nella cosa pubblica passa anche per una giusta valorizzazione dei ruoli e degli organismi definiti non a caso ?di prossimità? al territorio e ai cittadini.