Si constata che il settore sanitario è in maggior parte responsabile dei buchi nella spesa pubblica, e si resta quanto meno disorientati nel rilevare che le misure previste dai nostri politici per ridurre il debito riguardino soltanto taglio di fondi o incremento di tasse.
Nessuno di loro, né presidente, né ministro, né deputato della maggioranza o dellopposizione, è stato capace di rilevare il vantaggio per i conti pubblici che potrebbe derivare dalla semplice riduzione dellincidentalità stradale! Nessuna manovra strategica nel settore sanitario, ma toppe per ridurre i buchi restando invariato il problema!
Basti pensare che il costo medio del solo intervento di unambulanza per soccorrere un ferito non è meno di 2.500 euro (4 turni di tre persone in una giornata a copertura del servizio prestato con unautoambulanza costa: 6h/turno x3persone x4turni x60 = circa 4.500,00 al giorno più spese di benzina, più ammortamento macchina, più assicurazione, più personale indiretto), poi bisogna aggiungere le prestazioni ospedaliere, altro che ticket per ogni giorno di ricovero, basterebbe smettere di ricoverare i feriti da incidente stradale: 25.000 lanno nella sola capitale, circa 150.000 in Italia; aggiungiamo inoltre 1.578.000 accessi al pronto soccorso (dati ISS), più di 300.000 feriti e poi il costo dellinvalidità conseguente allincidente stradale, con le spese di riabilitazione, cura ed assistenza! Dimentichiamo che gli invalidi permanenti in Italia sono circa 20.000 ogni anno!
Ritorna attuale la nostra reiterata proposta di dare assoluta priorità allobiettivo di prevenire lincidente stradale, diffondendo dal centro alla periferia input adeguati per zero incidenti, premiando le istituzioni che raggiungono risultati e sostenendone la diffusione nel territorio.
Giuseppa Cassaniti Mastrojeni
Presidente AIFVS
Carissimo, ti invio la nota stampa che la presidentessa Cassaniti della Associazione Italiana Familiari e Vittime della Strada ha inviato alle agenzie su mia sollecitazione sul tema dei costi della Sanità.
I cittadini sarebbero certamente ben felici nel constatare che se non è il governo (come sarebbe suo mestiere e compito principale), quantomeno l’opposizione sia in grado di individuare soluzioni strategiche tallonando in modo credibile l’esecutivo evitando “botta e risposta” banali che preoccupano i cittadini indipendentemente da chi le pronuncia perché danno prova di poca capacità di analisi e di saper trovare soluzioni possibili.
Aggiungo inoltre al tema della incapacità di agire sul fronte della sanità se non con tagli o con aumento di tasse , anche il fatto che resto meravigliato come a fronte del surplus del 40% di presenze nelle prigioni dello stato, c’è a chi viene in mente o di costruirne nuove o di fare un’altra amnistia …!, ma come il ministero della difesa ha decine di caserme inutilizzate che potrebbero con poca spesa (magari utilizzando gli stessi reclusi) essere riadattate velocemente ad accogliere il surplus (20.000 persone circa ) specie se condannate per reati minori, e a nessuno vien in mente di proporlo? Ma chi ci guida? e chi controlla chi ci guida?
Tra l’altro disponendo di spazio finalmente adeguato si potrebbero dare corso a quegli interventi di recupero lavorativo ed educativo previsti nel ns ordinamento che la scarsità di spazi oggi impedisce.
Forse in condizioni di meno affollamento carcerario verrebbe anche a ridursi quel clima di forte contrasto tra carcerati e carcerieri che concorre non poco a far scatenare episodi come quelli che hanno visto la morte del povero Stefano Cucchi sensore di un ben più vasto problema.
I magistrati che oggi, assumendosi responsabilità che non competono a loro, si preoccupano di non condannare o di largheggiare in benevolenza per evitare ulteriori sovraffollamenti, causando frustrazioni nel personale delle forze dell’ordine che contrastano in strada il crimine con grave rischio personale, perché si vede deriso da coloro che ritornano troppo facilmente a delinquere, potrebbero finalmente applicare il codice dando credibilità all’azione repressiva …..; insomma vedo solo schermaglie da bar dello sport, non solo tra i politici, ma ora sempre più spesso anche da parte dei giornalisti “schierati” con i paraocchi senza contribuire a fornire una visione allargata del problema capace di cogliere anche gli aspetti positivi delle elaborazioni della controparte che aiuti a trovare una sintesi ; Se costoro non comprendono che la loro principale funzione è quella di olio lubrificante tra i vari poteri dello stato che li aiuta a funzionare al meglio impedendo loro di “grippare” come succede sempre più spesso, stiamo proprio messi male!
un cordiale saluto
Luciano Fantini