Caro Amedeo, la Turchia si trova da molti anni ad usufruire delle significative rimesse dei suoi emigrati in Germania, grazie alla buona qualità della economia di questo paese che consente non solo di vivere bene ma anche (a chi vuole) di risparmiare. Mentre fino ad un decennio fa le rimesse erano indirizzate sostanzialmente alla “sopravvivenza” loro e dei familiari in Turchia, oggi che sono ben integrati in Germania le sostanziose rimesse che continuano ad inviare possono essere indirizzate alla ripresa come sta facendo quel governo.
È quanto è accaduto in Italia nel dopoguerra quando 7 milioni di emigrati si sono “sparpagliati” in Belgio, Lussemburgo, Germania, Francia e Svizzera anticipando (a parte lo sfasamento temporale, quasi 1:1) quanto è avvenuto e sta avvenendo in Turchia. Se tu avessi avuto l’opportunità di fare un salto nella vicina Siria prima della rivoluzione, avresti visto moltissime singole abitazioni in costruzione, come nel nostro dopoguerra; su la gran parte di queste accanto alla bandiera siriana sventolava una bandiera straniera: era quella del paese in cui uno dei loro familiari era emigrato e da cui spediva soldi.
Pertanto non mi sembra corretto fare un paragone così diretto tra l’Italia di oggi e la Turchia di oggi a meno di non sfasare gli eventi di 30 anni!
Mi concentrerei invece di più (anche se sotto elezioni non è il momento più propizio) a capire gli errori che sono stati fatti in passato che non hanno permesso di migliorare il livello generale della nostra classe dirigente (senza distinzioni), impedendo quindi che si manifestasse l’ammodernamento della nostra economia adeguandola alle sempre più rapide evoluzioni.
Purtroppo una parte notevole dei guai attuali deve essere fatto risalire a come la sinistra non sia stata capace di padroneggiare la realtà del momento con analisi corrette: lasciando da parte i facili riferimenti alle rivolte operaie dei paesi comunisti letti sempre come attività controrivoluzionaria gestita dalla CIA, faccio un esempio riferendomi a Vendola, visto che oggi va per la maggiore, ma che esattamente 20 anni era tra quelli che sventolando la bandiera comunista uscirono dal PCI che, con molta fatica poiché preoccupato di non perdere una parte del suo elettorato, stava analizzando se stesso cercando di posizionarsi su posizioni “occidentali”.
Ebbene in una sua biografia del tipo “santo subito”, che entro SEL è conosciuta quasi a memoria, è citata una frase che lo stesso Vendola pronunciò nella circostanza: “non capisco e non mi adeguo”… dopo neppure 20 giorni dall’aver pronunciato questa storica frase 20.000 albanesi sbarcarono tra Bari e Brindisi !
Non si era cioè accorto di quanto stava avvenendo a meno di 80 km da dove è adesso governatore! C’era da aspettarsi che messo di fronte all’evidenza si fosse rapidamente rimesso in discussione ed insieme agli altri fuoriusciti fosse rientrato nel partito da cui era improvvidamente uscito due settimane prima! Ma come era possibile che potesse farlo se la chiave di lettura dell’evento da parte dello stesso PCI era di una banalità tremenda: erano venuti via dall’Albania in gommone rischiando di morire affogati attraversando di notte l’Adriatico perché vedendo i programmi televisivi italiani…. si erano fatti irretire!
Dimostrandosi nuovamente un partito che ha sempre bisogno di 20 anni per fare una analisi corretta degli eventi …. passati! È del tutto normale che neppure la destra in mancanza di veri stimoli abbia potuto elevarsi più di tanto e offra anch’essa prodotti stantii non all’altezza della situazione… Se in Italia ci si è ritrovati a votare Berlusconi in massa NON è per le sue televisioni come quasi sempre mi sento dire! Se si continua a credere che basta levargliele per vincere e che il massimo della critica politica che si porta al suo operare riguarda la sua vita sessuale e il fatto che fa le corna nelle foto di gruppo, stiamo freschi! Invece di pensare a riempire di contenuti la incertezza che avvertono gli italiani!
L’unico tentativo strategico di non seguire questa strada lo fece Veltroni che, pur essendo stato uno dei peggiori amministratori di Roma, qualche buona idea politica ce l’aveva! I suoi se lo sono pappato! Come si sono pappato Renzi!