Il Parlamento sarà probabilmente chiamato a votare sull’invio di un contingente italiano in Iraq con funzioni di ordine pubblico, per ora le regole d’ingaggio del contingente italiano sono assolutamente riservate.
Gli esperti di diritto internazionale e non solo si interrogano sulla legittimità di un tale intervento. Forza di pace o di occupazione? In questo secondo caso si violerebbe in primo luogo la Costituzione Italiana la quale sancisce che “l’Italia ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione alle controversie internazionali”. In secondo luogo l’Italia andrebbe anche contro i Trattati Internazionali che subordinano l’invio di forze di occupazione in un territorio straniero ad una risoluzione ONU di autorizzazione.
Nei casi di precedenti missioni, le posizioni dei diversi schieramenti politici sono state estremamente varie. Questo il quadro delle precedenti decisioni e delle relative scelte operate dei diversi schieramenti.
– GUERRA NEL GOLFO: il 17 gennaio 1991, il Parlamento vota una risoluzione della maggioranza di Governo (c’ era ancora il pentapartito) favorevole alla partecipazione di una missione militare italiana nel Golfo all’ intervento internazionale, autorizzato dall’Onu, per indurre l’Iraq a ritirarsi dal Kuwait. Il Senato approva la risoluzione con i voti della maggioranza (Dc, Psi, Pri, Psdi e Pli) più Msi e parte della Sinistra indipendente; contrari Pci, gruppo federalista, parte della Sinistra indipendente e il leghista Umberto Bossi. La Camera approva con i voti della maggioranza più Msi e radicali, contrarie le opposizioni di sinistra. Presidente del Consiglio era Giulio Andreotti.
– SOMALIA: il 10 dicembre 1992, la Camera approva l’invio in Somalia di soldati italiani per partecipare alla missione umanitaria ‘Ibis’. Votano a favore Dc, Psi, Pli, Psdi, Msi, Lega Nord e Union Valdotaine; contro Rete e Prc, mentre Pds e Verdi approvano la parte sull’esigenza di un soccorso umanitario. Il Senato approva con il voto dei partiti di Governo, Lega Nord, e Msi Dn. Il Pds al Senato esprime lo stesso voto dato alla Camera. Presidente del Consiglio è Giuliano Amato. La missione e’ autorizzata dall’Onu.
– BOSNIA: il 15 dicembre 1995, la Camera approva a maggioranza una risoluzione unitaria firmata da rappresentanti di tutti i gruppi, tranne Rifondazione, favorevole alla partecipazione di un contingente militare italiano nella missione Nato in Bosnia per garantire l’applicazione degli accordi di pace di Dayton. Presidente del Consiglio è Lamberto Dini, alla guida di un governo di ‘tecnici’. La missione e’ autorizzata dall’ Onu.
– ALBANIA: il 17 giugno 1997, la Camera autorizza, con 291 sì, 55 no e dieci astensioni, la partecipazione del contingente militare italiano alla Forza multinazionale di protezione in Albania, la ?Missione Alba?. Il 19 giugno 1997 l’approva anche il Senato con il voto favorevole di Sd-Ulivo, Verdi, Fi, An e Cdu, l’ astensione di Prc (che in aprile aveva avuto un momento di rottura con il governo dell’ Ulivo) e il voto contrario della Lega Nord. Presidente del Consiglio e’ Romano Prodi. La missione avviene con l’ avallo dell’ Onu.
– KOSOVO: il 13 aprile 1999 sia Camera sia Senato approvano la risoluzione della maggioranza sul Kosovo. Al Senato la mozione e’ approvata con i voti della maggioranza, compresi i cossighiani, mentre l’ opposizione vota contro. Alla Camera la risoluzione viene approvata con l’ astensione del Polo. La maggioranza, tranne il Pdci, si astiene invece su una parte della risoluzione del Polo. Il Prc abbandona l’ aula e non partecipa alla votazione. Presidente del Consiglio e’ Massimo D’Alema. L’ intervento avviene senza il consenso preventivo dell’ Onu, che arriva solo in seguito, con l’ astensione cinese.
– AFGHANISTAN: il 9 ottobre 2001 Camera e Senato approdano ad un voto bipartisan sull’intervento militare in Afghanistan. Maggioranza e Ulivo non votano però un documento comune. La soluzione individuata è quella di una astensione incrociata che consente l’approvazione sia del documento del centrodestra, sia di quello dell’Ulivo. Oltre al Prc, votano contro anche Verdi e Pdci che presentano a loro volta una risoluzione. Presidente del Consiglio è Silvio Berlusconi. L’ intervento in Afghanistan non è ancora stato autorizzato dall’Onu e solo dopo un paio di mesi il Consiglio di Sicurezza da l’ok alla forza multinazionale di sicurezza in Afghanistan.