Il mio amico Giorgio non mi parla più del “vecchio sindaco di Firenze, Renzi”. “Vedi -commenta con la solita acidità – ora che c’é da affrontare la difficoltà della costruzione tace. Si prepara a rottamare poi?”.
Giorgio in questi giorni guarda con sospetto il mondo della finanza. Teme che banchieri e finanzieri facciano passare le loro decisioni per evidenze “tecniche”. “Non ci credo – dice Giorgio – che i processi economici sono oggettivi e non interpretabili! Perché teniamo giustamente sotto controllo le decisioni dei politici mentre lasciamo che i tecnici programmino il nostro futuro guidati, dicono loro, dagli automatismi inevitabili del mercato?”.
Ho spiegato a Giorgio che ha ragione a sostenere che “tecnico” non significa “neutro”, ma questo non vuol dire che nell’economia (come in tutte le cose) non ci sono limiti tecnici. Gli ho detto che è vero che dal pilota possiamo pretendere che condivida con noi la scelta della destinazione, la rotta e in quale aeroporto fare scalo, ma poi, “tecnicamente”, deve saperlo guidare l’aereo (la velocità di stallo non è un’opinione!), deve sapere cosa fare se c’è tempesta…
“Sarà – ha risposto Giorgio – ma io mi fido poco, e credo di non essere il solo. Anche il card. Bertone (e non è che condivido sempre le sue affermazioni!) ha detto che “la crisi economica pone in evidenza l’insostenibilità di un mercato totalmente autoreferenziale” e “solleva nuove questioni circa la responsabilità e l’etica dei processi finanziari”. Non è che con la scusa dell’emergenza tecnica ci fanno firmare un po’ troppe deleghe in bianco?”.
Certo, Giorgio è davvero sospettoso!
I NOSTRI INCONTRI…
PRAXIS, mercoledì 30 novembre, ore 18.30, FEDERALISMO E ROMA CAPITALE. Dal decentramento a una nuova centralità.
Conversazione con Marco Stradiotto, senatore membro della Commissione Bicamerale per l’attuazione del federalismo e Marco Di Stefano, consigliere regionale, presidente della Commissione Federalismo Fiscale Roma Capitale.
Via del Collegio Romano 1 – Roma.
A seguire, cous cous e felafel per tutti.
Buona settimana.
Amedeo Piva