Sabato scorso nel padiglione “The Waterstone” a Expo Milano 2015 la performance della Fondazione di Susanna Agnelli in collaborazione con Intesa Sanpaolo. Le protagoniste, giovani rifugiate, sono allieve del corso di cucina professionale del Faro
Congo, Bosnia, Mauritania, Nigeria, Senegal, Mali: sono i paesi di provenienza delle giovani donne che – attraverso i ritmi e i sapori delle terre di origine – hanno raccontato sabato sera al pubblico di Expo Milano 2015 nel suggestivo spazio eventi “The Waterstone” la storia del loro viaggio in Italia.
Non una esperienza qualsiasi, dal momento che le protagoniste del “Banchetto di Babele”, performance presentata in Expo dalla Fondazione Il Faro di Susanna Agnelli in collaborazione con Intesa Sanpaolo, sono tutte giovani rifugiate.
Mariana, Maimouna, Rachel, Giuliana, Farida e Emilie: allieve nel 2015 di corso di cucina professionale della Fondazione Il Faro, hanno preparato in scena un banchetto virtuale in cui il cibo diventa strumento di dialogo e di integrazione.
Momento clou della perfomance, la proiezione del docufilm di Artigiani Digitali “L’ospite atteso”, il racconto coinvolgente, tratteggiato con maestria e delicatezza estrema, del percorso compiuto in Italia dalle giovani allieve del Faro.
La commozione di tanti tra il pubblico –percepibile in sala – si è dissolta nel coloratissimo momento conclusivo di festa, sulle note travolgenti della canzone composta dalla bravissima Mariana e interpretata dallo staff del Faro, che ha trascinato il pubblico di Expo a condividere le emozioni e le speranze del banchetto.
“Stasera vi raccontiamo, richiamandola simbolicamente, un’esperienza stupenda che abbiamo vissuto quest’anno – ha affermato nel suo discorso di benvenuto il direttore del Faro Gianni Del Bufalo – una esperienza irripetibile che abbiamo deciso di raccontarvi stasera anche grazie al video dei nostri amici Artigiani Digitali. Al Faro ogni anno più di 200 giovani imparano un mestiere – ha aggiunto Del Bufalo – recuperano fiducia in se stessi e ripartono con carte nuove da giocare sul tavolo della vita”.
L’idea originale dell’iniziativa è dell’autrice e regista colombiana Nube Sandoval, maestra nella ricerca e nell’applicazione del teatro come strumento di trasformazione sociale in ambiti di alta vulnerabilità, docente nel 2015 del workshop di teatro per giovani rifugiate della Fondazione Il Faro.
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