1) Quando un tipo di sinistra non ama le pistole, si prodiga per evitare che la loro vendita produca danni alla società. Quando un tipo di destra non ama le pistole un po’ se ne vergogna…
2) Quando un tipo di sinistra è vegetariano, cerca di far capire agli altri il senso della sua scelta, che molto spesso prescinde da questioni meramente dietetiche. Quando un tipo di destra è vegetariano, non mangia carne. Ma dice che si tratta di una temporanea indisposizione
3) Quando un tipo di sinistra è gay, cerca di combattere le discriminazioni di cui i gay sono spesso vittime. Quando un tipo di destra è gay, spesso dissimula e nasconde la sua vera natura, promuovendo crociate anti-gay.
4) Quando uno di sinistra perde il lavoro, cerca di condividere con altri il suo problema e lotta per i diritti suoi e altrui. Quando un tipo di destra perde il lavoro, ne trova un altro, senza ricorrere all’ufficio di collocamento..
5) Quando a un tipo di sinistra non piace un programma, ne discute con gli altri e ne approfondisce i motivi. Quando a un tipo di destra non piace una trasmissione televisiva, se ne frega, va su Mediaset Premium oppure auspica “editti bulgari”
6) Quando uno di sinistra è ateo non va in chiesa. Quando un tipo di destra è ateo, va lo stesso in chiesa.
7) Quando uno di sinistra ha problemi di soldi, se ne dispiace, cerca di capire se è solo colpa sua e cosa fare per porre rimedio. Quando un tipo di destra ha problemi finanziari, ha sbagliato investimento.
8) Quando uno di sinistra fonda una ONG vuole contribuire a rendere questo mondo un po’ meno disuguale… Quando uno di destra fonda una società confida molto nella disuguaglianza di questo mondo.
9) Quando un tipo di sinistra cerca successo professionale vorrebbe che ne traesse vantaggio un’intera comunità. Quando uno di destra cerca successo professionale vuole trarne il massimo vantaggio personale.
10) Quando un tipo di sinistra legge queste riflessioni sorride e commenta: “quanti luoghi comuni!” Quando un tipo di destra legge queste riflessioni le attribuisce alla solita pubblicistica comunista.