Nel 2005 ancora troppi ostacoli e rallentamenti all?accesso di richiedenti asilo e rifugiati all?alloggio, alle strutture socio-sanitarie, al mondo del lavoro, alla scuola.
È dunque tempo di arrivare a una politica matura che, riflettendo meglio su obiettivi e modalità operative, renda meno complesse e più praticabili le vie legali del riconoscimento di un status garantito a livello internazionale e costituzionale.
Un dato allarmante emerge chiaramente: nel 2005 si è registrata una diminuzione delle domande presentate e soprattutto si è ulteriormente ridotto il tasso di riconoscimento dello status. Tale diminuzione è la logica conseguenza del non-sistema di accoglienza che i richiedenti asilo sperimentano ogni giorno sulla loro pelle. Un sistema caratterizzato da mancanza di informazioni, strutture, fondi che ha l?unico obiettivo di dissuadere dalla presentazione delle domande di asilo.
Il Centro Astalli si augura che siano queste alcune delle questioni su cui si dibatterà in questa campagna elettorale, risparmiando invece propagandistiche prese di posizione sulle misure di sicurezza da potenziare o sulla difesa dell?identità nazionale.
Il nuovo regolamento d?applicazione della Legge Bossi-Fini in materia è entrato in vigore, con grave ritardo rispetto ai tempi previsti, nell?aprile 2005. L?istituzione di sette commissioni territoriali e la drastica riduzione dei tempi di attesa per l?esame delle domande, non riescono a compensare un?applicazione della norma incompleta e incoerente. A tutt?oggi solo tre dei sette Centri di Identificazione previsti sono operativi e molti dubbi di incostituzionalità pesano ancora sulle modalità del trattenimento e del ricorso.
Se il presente è difficile, il futuro si presenta quanto mai incerto. I tagli ai bilanci degli enti locali, iniziati già nel 2003, continueranno anche nel 2006 e nel 2007. Gli importi sono notevoli e certamente si ripercuoteranno ? come già è successo ? sulla spesa sociale. Molti servizi di prima accoglienza e assistenza durante il 2005 sono stati sospesi, o considerevolmente ridotti. Nonostante le difficoltà oggettive, il Centro Astalli ha cercato di interpretare la sfida dei tempi, mantenendo i servizi storici e anzi intraprendendo progetti nuovi.
Il Rapporto annuale cerca di ?fotografare? attraverso descrizioni e testimonianze un anno agli Astalli. Quello che emerge è una realtà ricca e diversificata che si adegua e si modifica a seconda dei mutamenti sociali e legislativi di un Paese che stenta a dare la dovuta assistenza a chi, in fuga da guerre e persecuzioni viene in Italia in cerca di protezione.