La Grecia ha un PIL di 200 miliardi di euro, il Lazio non è molto distante con i suoi 172 milardi.
Quando si parla della Grecia tutti si preoccupano per le ripercussioni disastrose del suo debito e della sua inefficienza strutturale. Nel Lazio, che per dimensioni economiche e situazione di crisi si avvicina proprio alla Grecia, ci avviamo invece alle elezioni regionali con colpevole superficialità.
Nicola Zingaretti, nel presentare il programma per il governo della regione, cerca di inquadrare correttamente la situazione.
“Siamo una economia di grandi dimensioni” sottolinea. E, a riprova, confronta alcuni dati relativi al PIL: con il Lazio a quota 172 milardi, il Portogallo 170, l’Irlanda 159 e l’Ungheria a 100.
Aggiunge poi altre informazioni che ci fanno capire il “peso” del Lazio in tanti settori fondamentali: anzitutto in ambito produttivo, dove la regione può contare su 600mila imprese (500 multinazionali) con 2,3 milioni di lavoratori.
Sul fronte “intelligenza e università”, sono ben 218 i laboratori e 48 gli enti impegnati nella ricerca. In più il Lazio annovera tra le sue risorse tre distretti tecnologici e due parchi scientifici. Con un capitale umano di ben 14mila tra docenti e ricercatori.
Arte e cultura? La regione possiede un quarto del patrimonio artistico mondiale: 88 tra musei, monumenti e aree archeologiche (il 21 per cento del totale del Paese). Più 1.064 biblioteche. Con una presenza di 17,6 milioni di visitatori, poco meno della metà (44 per cento) del totale italiano.
Eppure, nonostante queste indiscusse potenzialità – aggiunge Zingaretti – nell’indice di competitività regionale UE ci troviamo solo al 136° posto, con Londra al 4°, Parigi al 9°, Berlino al 47°.
Come è possibile, considerate le ottime premesse?
La risposta è inequivocabile e si chiama “inaffidabilità”. Bastano pochi numeri per misurare la gravità del fenomeno: 7,6 miliardi di debito verso i fornitori nel 2011, con 420 giorni per pagare le fatture (l’UE indica il termine di 69 giorni). E, ancora, solo il 36 per cento dei fondi europei utilizzati dal 2007 a oggi, 11,7 miliardi di debito sanitario pregresso.
Ma anche tanti altri indicatori di inefficienza. Un esempio per tutti: dal 2005 si sono persi 72 milioni di fondi per residenze universitarie, nonostante a Roma siano disponibili per gli studenti fuorisede solo 2.300 posti letto (contro i 10mila della Lombardia).
UN NUOVO INIZIO PER IL LAZIO (LINK) è il titolo del programma di Zingaretti. E la risposta più urgente al timore che il Lazio possa seguire le orme della Grecia.
Non una semplice fotografia della situazione attuale, ma l’avvio di un percorso di innovazione. Tutt’altro che un libro accattivante di ricette: piuttosto una bussola, indispensabile per iniziare a muoverci nella giusta direzione.
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IL SEGUGIO – Rubrica a cura di Veronica Arpaia
La rubrica di Praxis che aiuta a rimettersi davvero in gioco (LINK).
Tra le opportunità di questa settimana, tante posizioni per addetti di segreteria e impiegati amministrativi. Ma anche opportunità per autisti e receptionist…
Buona settimana.
Amedeo Piva