Mette quasi inquietudine vedere nelle edicole il titolo che impera nei settimanali che si occupano di lavoro; un esempio è sul giornale ?Lavorare? dove si spiattellano 11.000 e dico 11.000 posti di lavoro senza specificare il tipo e la mansione?insomma tocca spendere 1.50 euro.
Una volta acquistato il giornale le idee si fanno più chiare, i posti offerti sono quelli delle ex agenzie interinali che più che dare lavoro cercano di recuperare quella che in gergo si definisce ?manovalanza?.
Anch?io h fatto parte in passato di questo esercito che si arma per le feste e viene scaricato o forse sarebbe meglio dire viene congedato dopo le festività per poi, salvo lavori seri, ripresentarsi alle vacanze successive.
L?anno scorso ho partecipato alla promozione di una nota compagnia telefonica, il mio compito era letteralmente questo: ?Non far arrivare i clienti che chiedono informazioni sulle promozioni tariffarie per i loro cellulari qui da noi alle casse?? la ratio di questo lavoro era in pratica evitare che uno scrupoloso acquirente potesse intrattenersi con chi è addetto ai desk e alle attivazioni di contratti chiedendo informazioni inutili senza comprare, infatti mi era stato indicato ?falli passare solo se dicono: ?Va bene lo compro!!!?.
Da una parte è giustificabile o forse no??le feste oramai oltre ad essere la Natività e, come dice qualche bambino confuso, il compleanno di Babbo Natale, sono ormai vissute più come l?occasione di fare soldi in fretta, che come un momento di riflessione e solidarietà?insomma a Natale siamo tutti più spendaccioni.
Naturalmente c?è il rovescio della medaglia. Per ogni posto di lavoro, troviamo sempre un giovane universitario, un giovane disoccupato o un giovane precario che vede nella fattispecie la possibilità di raggranellare qualche spicciolo in più per fare i regali o per pagarsi i gli sfizi del periodo.
Ma cosa succede a chi lo fa per esigenza? La situazione infatti non è sempre quella di un ragazzo/a in cerca di un po? di soldi, a volte sono madri di famiglia o uomini dall?aspetto stanco e disincantato che aspettano l?occasione per far quadrare i conti altrimenti in rosso fisso.
Quando andai al briefing per un breve corso di formazione per ciò che avrei dovuto promuovere mi trovai in molte situazioni del genere, una signora sulla cinquantina avrebbe dovuto promuovere le nuove tariffe delle compagnie telefoniche con una ridicola felpa rossa da ?freestyler? decisamente in contrasto con i suoi modi di fare e con il suo aspetto.
La dignità in questo periodo non è ammessa, tuttavia non me la sento di parlare di questi posti in modo negativo, solo magari se fossero un po? più durevoli farebbero molta più solidarietà di quanta ne millantano, consegnando alle mansioni che si fanno almeno la dignità di ?Lavoro? sempre precario perché di 60 o 90 giorni, ma almeno in contrasto con i miseri 20 giorni di ferro e fuoco.
Le figure che cercano sono sempre le stesse e sono sempre di 20 giorni massimo un mese, si ricercano operatori call center, scaffalisti, cassieri, addetti al banco, promoter di ogni sorta, questi sono i migliori poiché si va dalla promozione di un televisore schermo piatto al nuovo prototipo di mortadella da confezionare in casa, cercasi ancora inventaristi (lavoro tremendo da svolgersi solitamente dalle 22 alle 6 del mattino), e poi, ma sono veramente pochi, rinforzi di mestieri specializzati come cuochi, commis, baristi, camerieri, vetturieri e facchini.