L?elettorato guarda alla sicurezza, alla difesa dei propri interessi ed alla ?conservazione? in genere. Il ?cavaliere? ha saputo cavalcare la situazione. Il PD ha potuto lottare solo in difesa.
Riportiamo un intervento di Filippo Roncaccia, del circolo PD di Grottaferrata, protagonista nelle primarie a fianco di Enrico Letta.
?Approfitto volentieri della cortesia del Corriere Tuscolano per esprimere un parere di ?larga prospettiva? sul risultato delle Elezioni Politiche appena svolte.
Considerando il lato psicologico del voto, in tempi di dura crisi l?elettorato guarda alla sicurezza, alla difesa dei propri interessi e alla ?conservazione? in genere. Il ?cavaliere? è caduto dentro a questo fenomeno per conformazione strutturale del PDL ed ha saputo cavalcare la situazione. Il governo Prodi, poi, non ha giovato alla campagna elettorale del PD. Troppa conflittualità tra sinistra antagonista e centristi moderati; soprattutto incapacità da parte di verdi e comunisti di esercitare un ruolo di governo; la politica dei ?no? non paga in un paese che ha bisogno urgente di decisioni nette; la protesta dei ministri comunisti e verdi contro il loro stesso governo doveva portare la presidenza del consiglio a scelte drastiche (anche alle dimissioni) in un momento che sarebbe stato compreso molto meglio dal Paese.
Inoltre abbiamo potuto presentare soltanto il programma elettorale. Non c?è stato concesso il tempo naturale per dire come vogliamo intervenire globalmente sulla società per promuoverne il vero cambiamento.
In questo modo abbiamo potuto soltanto ?lottare in difesa?.
A questi fattori esterni ed ineluttabili, va aggiunta anche la responsabilità della classe dirigente del PD. Non sono stati rispecchiati fino in fondo i suggerimenti provenienti dalle primarie. E? vero, il 14 ottobre è stato un plebiscito per Walter Veltroni. Ma questo non implicava che le liste dovessero essere compilate in modo vigliaccamente Doroteo. La nostra forza sta nel far nascere la classe dirigente dal confronto diretto con il territorio. Questa forza naturale è stata mortificata. Dove sono finiti tutti i delegati ?nuovi? eletti dalla nostra gente alla costituente del PD?
Cosa se ne è fatto di tutta quella carica di partecipazione e di voglia di cambiamento?
Le candidature ?vere? sono state troppo simili, escluso qualche ?esperimento? di facciata, a quelle delle elezioni precedenti. In Campania non si è intervenuti come si doveva per togliere tutti (tutti!) i rami secchi. E lì, infatti, è maturata gran parte della nostra sconfitta sul piano nazionale.
Il rafforzamento politico della Lega testimonia che non si è elaborato un progetto politico per il Nord. Questo è un voto di reazione che ormai, anche per colpa dei dirigenti nazionali del PD, si è stabilizzato nella parte economicamente più solida del paese.
A Grottaferrata, per concludere, il PD ha raggiunto un risultato in significativa controtendenza: 4.400 voti (circa) al Senato e 4.800 voti (circa) alla Camera dei Deputati. Il ?blocco? PD ? Italia Dei Valori ha la maggioranza relativa nel territorio comunale. Il candidato del PD alla Provincia ha riportato (circa) 3700 preferenze ed è stato eletto. Il circolo di Grottaferrata aveva espresso, con le primarie del 14 ottobre, tre eletti all?Assemblea Costituente Nazionale e un eletto all?Assemblea Costituente Regionale.?