In questi giorni ho letto Il ritorno del principe di Saverio Lodato,giornalista, e Roberto Scarpinato, procuratore aggiunto presso la Procura antimafia di Palermo dove dirige il Dipartimento Mafia economia. Lodato e Scarpinato attraverso un?analisi spietata fanno emergere le cause che hanno portato alla deriva culturale,sociale ed economica del nostro paese.
Un libro la cui lettura andrebbe consigliata alla nostre classe politica (in particolare ai rappresentanti della cosiddetta opposizione la cui credibilità si è progressivamente erosa per le sempre più frequenti contiguità con le associazioni criminali. Contiguità troppo a lungo negate in nome di una presunta superiorità morale della sinistra ) Un libro che dovrebbe per il suo forte contenuto morale essere portato ,attraverso una capillare distribuzione nelle scuole e nelle università, a conoscenza delle giovani generazioni per ricostruirne la memoria
E? un libro che affronta ,forse per la prima volta in Italia con questo livello di lucidità e completezza , l?evoluzione della criminalità e la sua contiguità con la classe politica/dirigente dall?unificazione ad oggi
Nel nostro paese la corruzione e la mafia sembrano essere diventate organiche al potere , a parte poche eccezioni (la Costituente, Mani pulite, il maxiprocesso a Cosa nostra) C ‘è un braccio armato (anche le stragi sono utili alla politica del Principe), ci sono i volti impresentabili di Riina, Provenzano e poi c’è la borghesia mafiosa e presentabile che frequenta i salotti buoni (anche quelli televisivi)e riesce ad eleggere i suoi uomini in Parlamento.
II libro racconta il fuori scena del potere:quello che decide, fa politica e piega le leggi ai propri interessi.
E? un tentativo perfettamente riuscito di capire perché ci ritroviamo in questa situazione di illegalità diffusa e di impunità perdonistica
La classe dirigente italiana ,politici,imprenditori,pubblici amministratori,rappresentanti delle istituzioni in questi anni si è trasformata in una oligarchia, autoreferenziale, dinastica, sempre più associazione ( spesso a delinquere) Sempre meno attenta al bene comune . Per il suo consolidamento ha potuto disporre di un formidabile apparato mediatico soprattutto televisivo che ha utilizzato quando e come ha voluto Da una parte ha evitato di approfondire ( le trasmissioni Report ed Anno Zero sono le sole eccezioni) le tematiche scomode al Potere. Nello stesso tempo attraverso una quotidiana massiccia somministrazione di entertainment e censura ha anestetizzato le coscienze distruggendo la capacità critica e la cultura di grandi masse di cittadini Cittadini che giova ricordare solo in quantità assolutamente marginali leggono un libro ;cosi come si possono considerare una minoranza(comunque in calo) i lettori di quotidiani
A proposito di mass media e di televisione in particolare, Lodato e Scarpinato rilevano come la mafia sia sempre rappresentata con il volto di individui appartenenti alla classica iconografia del Padrino Le telecamere indugiano ossessivamente ,sui rifugi dei latitanti o sulle facce lombrosiane degli arrestati
Secondo gli Autori, il risultato finale di questa manovra a tenaglia(censura ed amplificazione) è che nove italiani su dieci sono convinti che Andreotti,personificazione del potere statale e politico, è stato completamente assolto e che la mafia è solo Provenzano
La corruzione diffusa e il ritorno del Principe (in politica qualsiasi mezzo è lecito )stanno provocando conseguenze gravissime per la nostra democrazia che è sempre meno rappresentativa. Il principe mantiene il suo potere: con l’assenza di meritocrazia, con la nomine dal vertice (vedi legge elettorale), togliendo l’informazione su indagini e processi che vedono come imputati i colletti bianchi. Favorendo attraverso leggi ad hoc la loro impunità
Emblematici sono i dati riportati a questo proposito da Lodato e Scarpinato Dal 1860 ad oggi la composizione della popolazione carceraria in Italia è rimasta immutata Si tratta nella maggior parte dei casi di persone con basso livello di scolarizzazione e degli ultimi della gerarchia sociale ,Ieri, nell?Ottocento e nei primi del Novecento finivano in carcere ,ladri,truffatori,assassini esponenti dell?ala militare delle organizzazioni criminali
Oggi finiscono in carcere all?incirca gli stessi soggetti più un?elevatissima quota di immigrati e di tossici,di spacciatori La quota ,oggi come ieri, di appartenenti ai vertici della piramide sociale e di colletti bianchi continua ad essere irrilevante .
Secondo Lodato e Scarpinato non dobbiamo preoccuparci solo di Riina , Provenzano,LoPiccolo( e aggiungerei dei Casalesi della Ndrangheta,della Camorra della Sacra Corona unita ) ma del potere criminale che li usa. Potere, che agisce sul territorio, sui sudditi elettori, sull’Amministrazione.Potere senza controlli, sapendo di godere del diritto dell’impunità e senza dover essere chiamato a rispondere delle sue malefatte.E la nostra democrazia, sempre meno partecipativa, sempre meno scelta e selezionata dagli elettori e sempre più simile ad una oligarchia di gruppi di potere, va proprio in questa direzione.E quali sono i mezzi che utilizza il Principe ? Essenzialmente la corruzione e la mafia (e se necessario il terrorismo stragista.)
I soldi per comprare consenso, avversari e potere.
Gli autori calcolano il costo della corruzione pari a 5 punti percentuali del PIL Un megapizzo pagato dagli italiani sotto forma di maggiori oneri fiscali e senza il quale saremmo uguali al resto d?Europa .A proposito di Europa qualche tempo fa chi scrive era stato informato di uno studio dell?Unione Europea in cui risultava che il costo per la realizzazione di appalti della Pubblica Amministrazione italiana per opere di ingegneria civile , manutenzione delle strade , smaltimento dei rifiuti etc , risultava in alcune regioni d?Italia 4 (quattro) volte superiore alla media europea .
Ma questa gigantesca operazione di spoliazione di ricchezza attraverso la corruzione sistematica sta provocando ,in un?epoca di globalizzazione,un ulteriore effetto gravissimo per il mancato finanziamento da parte del bilancio statale di quote rilevanti per l?istruzione universitaria ,la ricerca scientifica,l?innovazione ,il capitale umano . (Ma anche per finanziare adeguate politiche per la famiglia e per gli ammortizzatori sociali)
Un ulteriore pericolo è l?accentuarsi delle differenze tra Nord e Sud .L?Italia tra i paesi OCSE presenta uno dei maggiori range di differenza socioeconomica tra regioni
La forbice crescente tra Nord e Sud secondo gli analisti economici è causata dalle differenze di comportamento delle rispettive classi dirigenti pubbliche
Probabilmente con federalismo fiscale e il costante radicamento della Lega al Nord questa divaricazione si accentuerà. Lo scenario possibile potrebbe essere quello di un Nord sempre più agganciato all?Europa , ai mercati internazionali , allo sviluppo e un Sud alla deriva con una classe dirigente che potrebbe trasformarlo in una specie di porto franco del mediterraneo per attrarre capitali sporchi.
II libro racconta il fuori scena del potere:quello che decide, fa politica e piega le leggi ai propri interessi.