Anche i bambini sanno che la vista permette di vedere, l’udito di sentire, il tatto di toccare, l’olfatto di odorare, il gusto di… gustare. Cinque sensi, cinque funzioni diverse, eppure, eppure…

Nel nostro modo di percepire c’è un senso che la fa da padrone, un senso “tiranno” che invade campi non suoi e si sovrappone agli altri. Una volta la musica –ad esempio- era questione che riguardava solo l’ascolto (anzi, per concentrarci chiudevamo gli occhi): oggi la musica si ascolta in televisione, più con gli occhi che con le orecchie, e senza videoclip sembra quasi che una canzone non esista; e nei concerti gli effetti speciali, le coreografie e gli abiti contano più della musica stessa. Le telefonate si ascoltavano: le mail e gli sms si leggono. Le pietanze si assaggiavano: oggi si gustano con gli occhi a MasterChef. E anche i profumi si propongono agli occhi legandosi al testimonial che li pubblicizza: chi fa Dior quest’anno?

La vista insomma è un senso tiranno che rischia di impigrire e atrofizzare tutti gli altri.

Anche per questo vi rinnovo l’invito a venire a Via Margutta ad ammirare (senza usare gli occhi!) cinque capolavori pittorici riproposti tridimensionalmente per essere “guardati” attraverso le mani. Oltre alla celebre Monnalisa di Leonardo, “vedrete”  la versione in bassorilievo della Nascita di Venere di Botticelli, l’Allegoria della Prudenza di Tiziano, Federico da Montefeltro di Piero della Francesca e Lionello d’Este di Pisanello.

Antonio Organtini, direttore generale del Sant’Alessio e responsabile della mostra spiega: “quella che vogliamo lanciare è soprattutto una sfida, difficile quasi quanto un doppio salto carpiato. Chiederemo, infatti, alle persone vedenti di fare un’esperienza aptica dell’arte attraverso le nostre guide speciali. Al buio, usando il tatto, dovranno lasciarsi guidare in un viaggio multisensoriale che li porterà alla scoperta di cinque capolavori d’arte. E siamo sicuri che in questo modo le persone potranno capire quanto siano state cieche fino a quel momento – aggiunge – Cieca è infatti la modalità di guardare solo attraverso gli occhi, di farsi abbacinare dalle cose, anziché imparare ad usare bene tutti i sensi che abbiamo a disposizione, a partire dal tatto”.

Via aspetto mercoledì 24 settembre alle 18.