Il momento conclusivo della scuola di politica Praxis si è svolto a Rasun di Anterselva , in provincia di Bolzano. Il ciclo di seminari e di workshop che riassumevano e sviluppavano gli argomenti delle lezioni ha avuto un numero di adesioni che ha superato le aspettative degli organizzatori. Gli incontri sono stati sapientemente intervallati a visite nei luoghi più caratteristici della zona.Questo convegno si è inoltre distinto per delle gradite e molto particolari degustazioni di vini laziali. Il sommelier Luigi Giunti, partecipante al convegno, si è gentilmente offerto di guidare il pubblico attraverso un percorso fatto di colori, sapori e odori caratteristici delle terre laziali, egregiamente rappresentati dai vini di alcune delle più rinomate aziende vinicole della provincia di Roma. In un perfetto equilibrio tra una pura e semplice degustazione e una lezione introduttiva all?approccio professionale del sommelier, gli astanti hanno imparato a riconoscere le proprietà organolettiche della bevanda più amata in Italia e hanno scoperto che il trionfo dei sensi può essere racchiuso in una bottiglia.

Il tutto accompagnato da brevi cenni sulla storia del vino e sulle caratteristiche tipiche dei terreni di coltivazione. La produzione vinicola laziale è una realtà in crescita costante che vede i propri prodotti esportati non solo nel resto dell?Europa ma anche in Australia, Giappone e America. Una produzione che tenta anche strade e gusti diversi, che si lancia nella sperimentazione, senza trascurare la tutela dei classici. A tal proposito è necessario accennare che numerose aziende laziali si sono schierate in prima linea per la difesa del titolo D.O.C. ( denominazione di origine controllata) e D.O.C.G. (denominazione di origine controllata e garantita), titoli che non servono solo a garantire prestigio al produttore ma anche a difendere quel patrimonio di caratteristiche tipiche di un prodotto e del territorio di provenienza, e non per ultimo il diritto alla chiarezza di ogni singolo consumatore. Le degustazioni hanno avuto luogo nell?accogliente sala convegni del Hotel Frida di Rasun, sul limitare del bosco, al centro del parco naturale dell?Anterselva. Le terre dello Chardonnay e del Merlot non potevano fungere da sfondo migliore per esaltare la peculiarità dei vini del Lazio. Grande merito va anche riconosciuto al sommelier Luigi Giunti, abile nel coinvolgere animi e palati. La degustazione organizzata in un crescendo si è aperta con l?assaggio di un classico di sempre : un Frascati Superiore D.O.C. del 2003, proveniente dalle cantine Castel De Paolis, di proprietà di Adriana Croce Santarelli.

Il suo inconfondibile giallo dorato ed il suo esotico sentore di banana. Il gusto rotondo, la buona persistenza del vino e il buon calibro alcolico lo rendono un ottimo accompagnamento per le carni bianche e i primi di verdure, piatti non estranei alla cucina del sud Tirolo. A seguire il Tre Grome della cantina agricola l?Olivella, di proprietà del Sig. Danilo Notarnicola, azienda che si distingue anche per la produzione di un ottimo olio extravergine di oliva e per la sperimentazione in barrique. Il vino dal consistente colore cristallino oscillante tra il verde e l?oro carico, risulta accattivante per l?olfatto:dolce, floreal fruttato, ha un sentore di vanigliato e di affumicato in barrique, nell?insieme elegante. Ma la sorpresa sta nel gusto, contrappunto al sentore dolce; il sapore è secco e spesso al palato, fresco, sapido, rotondo ed inconfondibilmente elegante. Un connubio di antico e nuovo che lo rende ben più di uno Chardonnay imitazione Bourgogne. Un vino perfetto per i piatti tradizionali romani e per le grigliate di pesce, ma che si sposa ottimamente anche con i piatti autunnali di funghi. Da segnalare anche la presenza di un ottimo Cannellino proveniente dai Vigneti di Villafranca, gli stessi produttori del vino che ha concluso la degustazione: il Colli Albani Superiore.

Anche in questo caso si tratta di un classico D.O.C. dal caratteristico colore giallo paglierino brillante, l?inconfondibile sentore di frutta fresca che lasciano spazio al sapore secco e asciutto, ma anche acidulo e vivace. L?aroma delicato lo rende ideale con piatti di pesce e crostacei. I Vigneti di Villafranca riuniscono i comprensori di Marino, Frascati e Colli Albani, produttori dal 1909 e sono una delle realtà più attestate della produzione vinicola laziale.



In un incantevole cornice naturale si è compiuto un vero e proprio viaggio, che coinvolgendo tutti i sensi ha condotto i presenti alla scoperta di sapori che spesso si tende erroneamente a dare per conosciuti. Si è compreso che il gusto non conosce barriere e che la realtà del made in Italy è anche rappresentata da aziende locali che lottano per la conservazione di un patrimonio fatto di tradizioni. Un ottima occasione di riflessione anche per i partecipanti al convegno di Praxis, una scuola che si prefigge di fornire gli strumenti critici per l?elaborazione di un pensiero politico che sia concreto e non svincolato dal territorio. Per chi desiderasse conoscere meglio le aziende vinicole citate rimandiamo ai seguenti siti:
www.casteldepaolis.it
www.cantinavillafranca.com

foto Francesco Cozzolino
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