Un giovane pianista iraniano, amico di Padre Paul (il domenicano che ci ha guidato nel nostro recente viaggio in Iran), ci ha accompagnato nel nostro soggiorno persiano diventando grande amico dei giovani del gruppo.
È figlio di padre iraniano e madre filippina. Una difficile convivenza, in una nazione islamica, tra formazione musulmana e fede cattolica. Il nostro giovane amico, per potersi inserire nella vita civile del paese, è ?necessariamente? musulmano all?anagrafe e sui documenti. È cristiano nel suo cuore. Partecipa alla preghiera della moschea e fa l?organista nella chiesa cattolica dove si ritrovano poche decine di fedeli.
Stava per partire per il servizio militare obbligatorio. Due anni durissimi.
Gli abbiamo fatto un regalo di qualche centinaio di euro. La lettera che il giorno dopo ci ha fatto pervenire, scritta su uno spartito musicale, vale senz?altro molto di più:

?Come sarebbe bello se esistessero parole non per dire cose, ma per farle sentire direttamente nel cuore.
Grazie, è quello che posso dire.
Non so se ho mai pianto prima di gioia, ma quando ho aperto il vostro regalo non ho potuto farne a meno.
Adesso sono pronto a partire per il servizio militare, per anni e anni!
Voi avete levato una pesantissima pietra dal mio cuore e l?avete resa soffice, come le ali di una farfalla.
Il valore del vostro regalo è enorme, ma quello che ho trovato in voi è ancora di più!
Spero di vedervi presto, grazie ancora?.

È la seconda volta che, con gli amici dell?associazione Anastasis, andiamo in Iran. Sempre più veniamo coinvolti da una realtà affascinante e contraddittoria. Sempre più ci convinciamo della necessità di promuovere contatti diretti tra ?persone? e non limitarci alle informazioni mediate da governi e da agenzie informative.
Ma sull?Iran non possiamo che ridarci un appuntamento per approfondire insieme le nostre ?scoperte?.

GLI INCONTRI DI PRAXIS

L?incontro con il Ministro Rosy Bindi, programmato per mercoledì 17 gennaio, è stato rinviato per impegni di Governo. L?On. Bindi ci ha assicurato che a breve fisserà una data per recuperare l?impegno con la nostra scuola.

DAL CAMPIDOGLIO

Lo scorso 11 gennaio i rappresentanti delle maggiori istituzioni della Capitale hanno incontrato Benedetto XVI per il tradizionale saluto di inizio anno. Nel quadro di un intervento attento soprattutto alle problematiche sociali che interessano la città e il Paese nel suo insieme, il Pontefice non ha esitato ad esprimere con estrema lucidità quella che è la posizione della Chiesa in materia di famiglia, istituzione che chiede oggi nuove e più forti tutele. Il mondo politico alle parole del Pontefice ha reagito da un lato sferrando attacchi diretti a minare unità e credibilità interne alla maggioranza, dall?altro con un silenzio prudente e strategico. L?aspro confronto che si profila a proposito dei Pacs ? raramente una sigla è stata tanto poco innocua ? appare inevitabile e del tutto connaturato alla discussione democratica. A tal proposito stiamo preparando un ordine del giorno da presentare in Consiglio Comunale. A mio avviso la discussione sulle unioni di fatto deve rimanere nel campo dei diritti e dei doveri individuali; potrà rinvigorire la riflessione sulla famiglia, ma non mettere al fianco dell?istituto civile del matrimonio una forma diversa e ulteriore. La famiglia costituisce da millenni il mattone della costruzione sociale. Chi vuol essere ?mattone?, contragga matrimonio? civile.

DAI MUNICIPI

(leggi su www.amiciperlacitta.it ?DAI MUNICIPI. I nostri Consiglieri raccontano?)

? II MUNICIPIO: Ancora polemiche sul bando per il centro di socializzazione ?Spazi Aperti?, che accoglie ragazzi disabili medio lievi. Intervento di Laura Sales.

? VII MUNICIPIO: ?Nella progettazione degli interventi urbanistici che toccano da vicino la vita dei quartieri, è necessario coinvolgere maggiormente i comitati dei cittadini? , questo il commento di Cecilia Fannunza a margine delle ultime proposte di riqualificazione per il quadrante dell?ex Centro Carni del Prenestino.
? XVIII MUNICIPIO: ?Siamo eritrei, etiopi, sudanesi, tutti richiedenti asilo politico. Non abbiamo un tetto e per questo abbiamo occupato?. Intervento di Salvatore Di Riso.