Rizzoli 2007, 396 pp.

?Non maledire ciò che viene dal cielo. Inclusa la pioggia. Non importa cosa ti precipiti addosso, non importa quanto violento il nubifragio o gelida la grandine: non rifiutare quello che il cielo ti manda?.
Le parole di Allah, monito per tutti i personaggi del libro, aprono ?La bastarda di Istanbul?, caso letterario degli ultimi mesi.

Elif Shafak ci regala una doppia saga familiare più che degna del commento di Orhan Pamuk, che la considera ?la migliore scrittrice turca dell?ultimo decennio?.
Non è solo la storia di donne coraggiose e complicate, ma un’immersione nei conflitti e negli enigmi di Istanbul e della Turchia contemporanea: lo spaccato di uno dei genocidi più crudeli dell?umanità, quello compiuto da mano turca contro il popolo armeno, nel 1915.

Rose è una ragazza del Kentucky sposata con Barsam Tchakhmakhchian, armeno di San Francisco, discendente da una famiglia scampata alla strage. Hanno una figlia, Armanoush. A causa dell’invadenza della famiglia di Barsam il matrimonio e il sogno di una vita felice vanno in frantumi: per ripicca Rose decide di risposare un turco, il giovane geologo Mustafa Kazanci. Con il tempo, la confusione e una crisi d?identità prendono posto nel cuore e nella mente di Armanoush ?sono nipote di armeni sopravvissuti all’eccidio del 1915, ma mi hanno fatto il lavaggio del cervello per negare la strage, dato che sono cresciuta con un turco di nome Mustafa!”.
Così, all?età di 19 anni, Armanoush decide di andare di nascosto ad Istanbul per ritrovare le proprie radici armene. Si fa ospitare dalla famiglia del patrigno, i Kazanci, e ben presto, a contatto con le vitali zie Banu e Zeliha, con la misteriosa cugina Asya, si accorge di non aver motivo di nutrire l?odio verso i turchi: Asya e Armanoush diventano amiche, scoprendo insieme il segreto che lega il passato delle loro famiglie e si ritrovano a dover fare i conti con la storia comune dei loro popoli.

L?autrice narra con grande stile e delicatezza uno dei più grandi disastri generati dalla ferocia umana, che, fino ad ora, ha avuto solo il diritto di non essere raccontato.

Il romanzo ?La bastarda di Istanbul? ha incontrato un successo enorme, ma gravissime sono state le conseguenze ricadute su Elif Shafak, subito dopo l?uscita del romanzo: la scrittrice è stata condannata a tre anni di carcere secondo l?articolo 301 del codice penale turco per ?oltraggio allo spirito del Paese?. Accusata dai nazionalisti, è stata processata dal tribunale di Beyoglu, a Istanbul, e poi assolta nel settembre 2006.