L?insegnamento di un sacerdote, quale era Mons. Luigi Di Liegro, ha permesso quest?anno di premiare il giornalismo e la ricerca sociale che si occupa di solidarietà e denuncia a favore dei poveri. L?evento si è svolto nella sala a lui intitolata presso Palazzo Valentini di Roma.
Mons. Di Liegro fu il primo che nel 1974 esordì domandandosi quali fossero i mali di Roma, questa città tanto bella e romantica, quanto piena di labirinti e di contesti in cui si manifesta la povertà.
Fu il primo a ?comunicare? all?opinione pubblica che bisognava ricercare attraverso un fitta rete di solidarietà e attenzioni i bisogni di coloro i quali erano periferici e non ascoltati.
Lo scorso 17 ottobre, è stato quindi consegnato il premio dalla Fondazione internazionale Don Luigi Di Liegro ? Onlus. Il premio vanta il patrocinio della Presidenza della Provincia di Roma ed è dedicato a un tema al quale Don Luigi era molto caro: ?La città illegale?.
?Questo premio si propone di dare un riconoscimento a giornalisti e ricercatori che, con le loro opere, abbiano contribuito ad individuare e descrivere in termini critici ed originali, in modo rigoroso e approfondito, aspetti e contenuti sull?illegalità con particolare attenzione ai luoghi di confine, alle zone d?ombra, alle contraddizioni e ai fenomeni della marginalità sociale della realtà urbana e metropolitana? ? questo quanto riferisce il Professor Sgritta della Fondazione aggiungendo che ? ?l?attenzione agli ?ultimi? non si esaurisce all?urgenza e caritatevole opera di soccorso ed assistenza, ma, come Don Luigi sosteneva, deve essere denuncia sociale, esercizio di cittadinanza attiva, visione critica dei meccanismi economici, sociali e culturali e non supplenza delle inadempienze delle pubbliche strutture?.
Ritornando al tema del Premio ?la città illegale?, a volte tutto ciò equivale ad indifferenza ed irresponsabilità di quanti avrebbero dovuto e potuto provvedere per rimuovere le cause che alcune circostanze di esclusione e disagio tendevano a produrre e a rinnovare.
I vincitori del premio Gian Antonio Stella, Riccardo Icona, Francesco Carchedi, Sabrina Giannini, Nando Sigona hanno affrontato temi quali: fisco, flussi migratori e i loro equilibri, criminalità organizzata, indifferenza delle pubbliche amministrazioni, indulto, beni confiscati, discriminazione, tolleranze con bandiera politica, riconoscimento dei diritti, delimitazione in campi di emarginati più emarginati, la vita non visibile, l?indignazione della popolazione e il ruolo che i mass media hanno in tutto questo nel dare la notizia e nello sviluppo della stessa nella legalità e visibilità dei fatti documentati.
Gli stessi vincitori hanno esortato i presenti a ricordare di stare dalla parte dei più deboli e di dare ?voce a chi non a voce? come diceva spesso Don Luigi, e di far esprimere nonché spronare chi ci è vicino a pensare, approfondire e sviluppare le notizie senza dare un giudizio parziale.
Il nostro futuro non dobbiamo regalarlo a nessuno, dobbiamo essere strumenti e avere una marcia profetica sollevando le questioni prime che diventano comuni avendo rispetto e promovendo l?altro che è persona e ha diritti e doveri senza confinarlo in ghetti.
Credo questo sia un tema da sviluppare e ampliare nella nostra quotidianità.