Ho sempre subito il fascino della Civiltà Cattolica.
La rivista dei Gesuiti, la più antica di tutte quelle attualmente esistenti nel panorama culturale italiano. Il primo numero uscì il 6 aprile 1850 (non ero ancora nato, ma ho recuperato in seguito).

Tra le molte riviste cattoliche, la Civiltà Cattolica (www.laciviltacattolica.it) è l’unica ad essere esaminata in fase di bozza dalla Segreteria di Stato vaticana. Il lunedì che precede la data di pubblicazione il direttore è ricevuto in udienza in Segreteria di Stato: gli vengono comunicate le osservazioni fatte sul fascicolo, e queste sono discusse per decidere quali devono essere necessariamente inserite nella rivista e quali invece sono lasciate al giudizio e alla prudenza del direttore.


Per usare un linguaggio laico: è una rivista che accetta di essere censurata! E nonostante questo passaggio, che però le dà autorevolezza, continua ad esprimere “innovazione”. Storica bravura dei Gesuiti!

Il Collegio degli scrittori della Civiltà Cattolica — così infatti è definita la redazione della rivista negli Statuti di Pio IX ancora in vigore — tutti gesuiti residenti nella villa di Porta Pinciana 1, continua a dare un apporto di approfondimento ed innovazione nei grandi temi, dalla morale alla politica, dalla psicologia allo spettacolo, dall’economia alla spiritualità.

P. Francesco Occhetta è il più giovane degli scrittori. Lauree in filosofia, diritto e teologia. Giornalista.

“Sono nato a Novara il 26 maggio del 1970. Romentino è la mia terra, lì ho le mie radici. Una piccola “polis greca”, dove ci si incontrava e ci si riconosceva compagni di viaggio. La Chiesa e il Municipio, il Cimitero e la scuola elementare, la piazza del mercato e il campo dell’oratorio sono i luoghi che mi hanno formato attraverso la mediazione di molti volti amici. Nel frattempo scopro l’amore per la politica, l’incontro con tante persone e tante idee e l’impegno di consigliere comunale in paese avendo come primo maestro lo zio avvocato. Furono anni di solitudine. Molti mi fraintesero ma sono andato avanti.” (www.francescoocchetta.it)


Ci incontreremo con lui

Mercoledì 23 giugno alle ore 18,30 (La Civiltà Cattolica, Via di Porta Pinciana 1):

UNA SOCIETà DIVERSA. CIOè? Le fondamenta dell’agire politico.


Ovviamente la sua relazione avrà prima avuto il consenso della Segreteria Vaticana.


Forse questo metodo “Civiltà cattolica” della comunicazione preventivamente valutata avrebbe potuto essere applicato anche dal Governo Prodi
e, immagino, che in tal caso, senza tanti galli a cantare il proprio chicchirichì, la compagine di governo avrebbe dato l’idea – almeno l’idea – di essere coesa e forse sarebbe ancora lì. Ci sarebbe voluta anche nel Governo Prodi una Segreteria di Stato Vaticana! E ora, forse, staremmo magari discutendo su come salvaguardare i redditi più bassi, dividendoci su Pomigliano o sulle date delle prossime elezioni politiche del 2011 , ma saremmo ancora al Governo e comunque impegnati a discutere su temi più seri e non di come imbavagliare la stampa…

I NOSTRI INCONTRI

VERSO FIUGGI…
Mercoledì 23 giugno alle ore 18,30 Fortunato Speranza

presso la sede della Civiltà Cattolica, Via di Porta Pinciana 1 (possibilità di parcheggio interno):
UNA SOCIETà DIVERSA. CIOè?
Le fondamenta dell’agire politico.
Conversazione con P. Francesco Occhetta, S.J.

FIUGGI 10-11 Luglio 2010
Il seminario di PRAXIS 2010 in collaborazione con l’Associazione 360°:
“RIMETTERE A FUOCO METE E PERCORSI”

Nel sito la bozza del programma.

Parteciperanno: Enrico Letta, Gianni Pittella (Vice Presidente Parlamento Europeo), Pietro Giordano (Segretario Nazionale Adiconsum), Claudio Di Berardino (Segretario Generale CGIL Roma e Lazio), Nino Sergi (Segretario Generale Intersos)
Per info e prenotazioni: praxis@amiciperlacitta.it Silvia – 388.3897082
Park Hotel Atlantic **** www.hotelatlanticfiuggi.it


SEGNALIAMO

Nel nostro sito…
UN PARTITO RADICATO SUL TERRITORIO, MA NON UN MODELLO LEGA
(Stefano Fassina e Ugo Sposetti all’incontro Praxis), di Silvia Lanzano
“Il modello apparentemente di successo espresso dalla Lega si basa su un mix di astuzia comunicativa e capacità di intercettare le paure e le insicurezze dell’elettorato. La Lega vince perché sa sposare alcuni temi elementari come la frattura storica tra Nord e Sud, il risentimento verso Roma, identificata come centro di un potere iniquo e oppressivo, l’avversione per il sistema fiscale (basta tasse!) e la diffidenza nei confronti del fenomeno immigrazione tout court.
Ma lo scenario di profonda crisi cui non la sola Italia sta assistendo in questi anni ha radicalmente cambiato le coordinate di riferimento.”


FORZA…CHE? Forza Azzurri piuttosto che Forza Italia
, di Fortunato Speranza
“Eppure ricordo di aver letto da qualche parte che parole di uso comune e frasi popolari, non potevano, almeno fino a qualche tempo fa, diventare proprietà di nessuno e sussisteva il divieto di utilizzarle in campagne commerciali. Mi sarebbe sembrato normale anche limitarne l’uso per il nome di un partito.”


IL DIBATTITO E IL CONFRONTO.
Sperimentare un collettivo dove le idee richiedono verifiche e riscontri, di Stefano Medori
“In Italia c’è l’assoluta convinzione che ogni innovazione è già patrimonio dell’organizzazione. Dall’esterno non ci si aspetta nulla. Ma non solo nelle imprese. Anche nel partito il massimo dell’innovazione si attende che arrivi al più presto dal centro. In periferia ci si lamenta o si fa il tifo.”

Buona settimana.
Amedeo Piva