Cari Clemente ed Annalia,

dopo aver vissuto tutti insieme a Piazza del Popolo, anche con mamma, la gioia e l’illusione di poter vivere in un’Italia migliore guidata da Walter Veltroni, ieri sera ci siamo dovuti rassegnare alla scelta che la maggior parte degli Italiani hanno fatto: riconsegnare il Paese nelle mani di Berlusconi, Bossi, Fini, Gasparri, Dell’Utri e di tanti altri, da cui mi sento distante non solo sul piano politico, ma anche e soprattutto su quello dei valori fondamentali.
Vi chiederete: perchè nostro padre ci vuole scrivere ? in fondo si tratta solo di una vicenda politica come tante altre, vissuta nell’alternanza dei fatti di una vita.
Invece no, questa volta l’evento per me ha un’importanza particolare.
Infatti cade nell’anno in cui io compio 55 anni.

55 anni sono un’età particolare, pur sentendomi ancora giovane, non posso non pensare al fatto che tra 5 anni ne avrò 60 e seppur convinto del fatto che la Provvidenza non mancherà mai di starci vicina, l’idea di avere di fronte a me una prospettiva di almeno 5 anni di governo della Nazione nelle mani di certa gente, se non altro mi rende preoccupato.
Pur consapevole dei tanti limiti delle politiche del centro-sinistra in questi ultimi anni, non da ultimi l’essere stato ostaggio delle frange estreme, il non aver saputo assumere decisioni importanti (conflitto d’interessi, inasprimento delle norme a tutela della sicurezza dei cittadini, riforme istituzionali) e di non aver avuto (almeno in passato) il coraggio di cacciare incapaci e faccendieri, resto perplesso di fronte al plebiscito tributato dagli italiani alla destra che da da oggi ci governerà.
Seppur convinto del fatto che la sconfitta della sinistra movimentista, sia la giusta risposta ai tanti “no” posti da Verdi e Comunisti nelle vicende amministrative e di governo, mi allarma non poco il fatto che queste parti politiche, non siano più rappresentate nelle Sedi Istituzionali.
Avendo vissuto negli “anni di piombo”, quando ogni giorno si contavano morti innocenti, provocati dalla follia terroristica di chi esprimeva le proprie istanze con l’irragionevole lotta armata, temo che la mancanza di una rappresentanza della sinistra movimentista in Parlamento, possa creare un terreno fertile, su cui potrebbero germogliare nuovi ed altrettanto gravi fenomeni di violenza terroristica.

Mi preoccupa il fatto che nei prossimi 5 anni, epoca in cui Voi dovrete avviarvi a “camminare con le Vostre gambe”, il Paese sarà governato da un uomo, la cui personalità istrionica e la cui struttura morale, denunciano una totale dedizione al proprio interesse individuale e marginalmente, a quello delle persone a lui utili per il raggiungimento dei suoi obiettivi.
Può un uomo così essere autenticamente proiettato nella costruzione di un’Italia migliore ?
Me lo chiedo, perchè da padre che Vi vuole bene, tanto quanto non è possibile umanamente esprimere, vorrei che chi ha nelle proprie mani il Vostro, il nostro futuro, possa essere persona in grado di esprimere autentico prestigio, capacità, rigore morale ed onestà intellettuale, doti cui chi è troppo ripiegato su se stesso e sui propri interessi personali e di parte, difficilmente riesce a fare riferimento.

Si aggiunga a ciò la preoccupazione per futuro mio, per quello di mamma e di tanti della nostra generazione, sotto il profilo economico e lavorativo.
Sapete che mia unica aspirazione è la dignità di poter lavorare, possibilmente su progetti interessanti ed auspicabilmente al servizio della Collettività (come ho avuto il piacere e l’onore di poter fare in questi ultimi anni nello staff di Claudio), per poter utilmente e creativamente, raggiungere l’età della pensione e prepararmi ad affrontare insieme a mamma l’inevitabile tramonto della vita, con quel minimo di serenità, cui dopo un percorso vissuto con dignità e con uno sguardo sempre attento a chi ci sta intorno, penso di poter aspirare.

Ecco, ragazzi miei, oggi con Berlusconi e la sua destra al Governo, tutto questo mi appare difficile.

Vi ho voluto dedicare queste mie riflessioni, non per trascinarVi in una visione pessimistica di un futuro che comunque mi vedrà impegnato ed attento agli eventi che anche la politica andrà a determinare, ma soprattutto per fare appello al Vostro impegno, alla Vostre meravigliose ed ancora non del tutto espresse energie e creatività.
Appello che intende responsabilizzarVi all’impegno ed al sacrificio, da affrontare con intelligenza e lungimiranza, ancorati a quei valori che insieme a mamma ho voluto e sempre vorrò proporVi, affinchè possiate essere protagonisti di un futuro, in cui quello che vale non è tanto “ciò che più conviene” , quanto “ciò che serve per il bene di tutti”.
Un futuro in cui quello che vale è la persona e non il percorso economico da costruirgli sopra.
Un futuro in cui, in nome dell’onestà intellettuale e della coerenza, sappiate avere il coraggio di assumerVi le Vostre responsabilità, anche a costo di sacrifici e grandi atti di umiltà.
Un futuro, sicuramente diverso da quello che Berlusconi, Dell’Utri, Fini, Bossi, Borghezio, Calderoli e Gasparri, ci stanno per offrire.
Il futuro nostro e di tutte quelle persone che sanno affidarsi alla Provvidenza, rendendosi strumenti del “bene comune”, valore supremo che vede protagonista della sua perpetuazione, solo chi sa farsene carico con generoso impegno ed onestà.

Con il bene più immenso

Vostro padre Michelangelo