E? in libreria il primo esempio di storia sociale e culturale della tutela del patrimonio storico-artistico italiano. Il volume di Simona Triolo, edito da Electa e intitolato La patria e la memoria. Tutela del patrimonio culturale dell?Italia unita, ricostruisce la nascita e lo sviluppo del sistema della conservazione dei beni d?arte e d?antichità, utilizzando una prospettiva peculiare: quella del valore dell?identità assunto dalle testimonianze del passato nelle comunità e nei luoghi in cui erano conservate.
L?autrice individua nel patrimonio un terreno di elaborazione e rappresentazione di progetti, ambizioni, aspirazioni propri di gruppi sociali specifici.
Il libro si snoda attraverso cinque capitoli che restituiscono il senso dei confronti sorti attorno al possesso delle testimonianze del passato a partire dall?incameramento dei beni artistici della Chiesa. Da allora, e per molti anni a seguire, la rivendicazione della permanenza in loco dei manufatti, divenne lo strumento attraverso cui il mondo locale reclamò la propria peculiarità dinanzi al tentativo dello stato di procedere alla nazionalizzazione del paese.
Utilizzando fonti di vario tipo che vanno dalla documentazione archivistica alla stampa, ai carteggi privati, a libri, opuscoli, l?autrice ripercorre un aspetto originale di quella lenta e faticosa costruzione del rapporto centro-periferia che permise a soggetti e istituzioni radicati nelle varie località, di assumere un ruolo di protagonisti nella conservazione e valorizzazione delle testimonianze della propria storia. Ne deriva una lettura inedita del ruolo svolto dal patrimonio storico-culturale in anni centrali della vita del paese, anni in cui la creazione di un sistema di tutela policentrico, capillarmente diffuso nel territorio, corrisponde all?esigenza di ripensare all?identità locale e nazionale, valorizzandone i caratteri e ripensandone i valori.
262 pagine. Euro 19.00.
Recensione del nuovo volume dedicato ai Beni Culturali